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Riscaldamento scuola Grisì, Intravaia insiste: “Ad oggi nessun ordine di acquisto del nuovo bruciatore”

Ancora polemica del presidente della quarta commissione nei confronti dell’assessore D’Alcamo

MONREALE, 28 dicembre – Non si placa la polemica legata all’erogazione dle riscaldamento nella scuola di Grisì. Dopo il botta e risposta di ieri tra il consigliere comunale Salvo Intravaia e l’assessore allwe Manutenzione Santo D’Alcamo, oggi la vicenda si arricchisce di una nuova polemica rilanciata dai componenti della IV Commissione (lo stesso Intravaia, più Giuseppe Romanotto e Rossella Pica).

“Come da copione l’assessore D’Alcamo – si legge in una nota – cerca di coprire la propria inefficienza minimizzando i fatti in quella che risulta essere una replica molto sterile. Lo stesso aveva infatti dichiarato in commissione, in merito alla questione riguardante la commutazione della caldaia da nafta a metano della scuola elementare di Grisì, così come si evince dai verbali, di aver dato disposizione al responsabile dell’ufficio preposto dandogli mandato a procedere all’acquisto del nuovo bruciatore, che l’ordine era stato fatto e che si era in attesa soltanto della fornitura dello strumento in questione.
Peccato però che lo scrivente, in qualità di presidente della IV° commissione, in data 27 dicembre aveva consultato telefonicamente il responsabile dell’Ufficio preposto Salvatore Cassarà il quale aveva confermato che ad oggi non è stata fatta alcuna trattativa e di conseguenza alcun ordine di acquisto.
Siamo alle solite! Non si smentisce mai la teoria del “dare acqua in mano”. Ma qui di mezzo non c’è la politica ma i bambini in primis, docenti e i cittadini che pagano le tasse. L’assessore invece di trasformare ad arte la normale critica al suo operato in attacchi alla sua persona, parli invece di fatti: quali sono gli atti ufficiali con tanto di numero di protocollo, data e firma del responsabile che contengono l’ordine di acquisto del suddetto bruciatore? Non ci pare che abbia prodotto niente di tutto questo. E’ chiaro altresì che prima di montare il bruciatore si deve consumare la nafta al momento presente serbatoio, ma nessuna aveva chiesto il contrario, il problema semmai sta nel fatto che finito il gasolio di fatto non si ha il bruciatore pronto all’istallazione e per questo motivo ci si vedrà costretti ad un ulteriore acquisto di gasolio che farebbe slittare la conversione ancora di un altro anno nonché si creerebbe altresì un ulteriore aggravio di spesa per le esigue casse di questo comune.
Alla luce dei fatti appare evidente che lo stesso abbia mentito sapendo di farlo, adottando un comportamento che non crediamo gli faccia onore, anzi mette in risalto la propria inaffidabilità politica, e tale comportamento, a nostro avviso, risulta essere incompatibile per il ruolo che ricopre, supportato anche dal fatto che, come detto prima lo stesso non è nuovo a questo tipo di condotte.
Ed ancora non si capisce a cosa si riferisce quando parla di utilizzo di mezzucci e che speculare su certe questioni è infantile e non fa onore al ruolo che si ricopre, molto probabilmente l’assessore è talmente abituato ad operare in questo modo che per lui sia normale pensare che gli altri si comportino in tal maniera e il detto “come si opera si giudica” crediamo calzi in maniera adeguata al discusso operato del citato assessore, che inconsciamente addita ad altri comportamenti poco consoni al fine di nascondere la propria improvvisazione politica.
Riteniamo per concludere che l’operato di questa commissione ha come scopo comune quello di partecipare a risolvere, nel limite del possibile, gli svariati problemi che gravano su questo comune e in particolar modo tutti quelli che ricadono tra i compiti della scrivente commissione, il tutto nella massima collaborazione possibile senza tener conto in nessun modo di maggioranza o opposizione. Chi pensa il contrario, così come si evince sopra è sicuramente in mala fede.
Ci si augura quindi che il predetto assessore dia risposte nel più breve tempo possibile anziché rilasciare dichiarazione inconcludenti che lasciano il tempo che trovano, recitando la parte della vittima laddove vittima non lo è per niente”.