Rifiuti, è botta e risposta tra Lo Biondo e Caputo

L'esponente Pd scrive al Prefetto ed all'assessore regionale all'Energia

MONREALE, 3 giugno - L'Ato Palermo 2 è ancora terreno di scontro fra maggioranza e opposizione. Nonostante i dipendenti abbiano ricevuto lo stipendio di aprile, così come promesso dall'amministrazione comunale, le polemiche non si placano.

Il botta e risposta ha coinvolto il vicesindaco Salvino Caputo e il consigliere comunale del Pd Massimiliano Lo Biondo.

Quest'ultimo ha chiesto, in una nota inviata al prefetto di Palermo, all'assessore regionale all'Energia e al dirigente del dipartimento Acqua e rifiuti, «il ripristino e il rispetto della sicurezza dei lavoratori, dei mezzi e dei luoghi di lavoro dell'Alto Belice Ambiente e la garanzia che le visite mediche vengano effettuate con regolarità dai lavoratori. Se si è arrivati al punto in cui nessuno ha garantito, per diversi anni, la sicurezza, né tantomeno il passaggio delle visite mediche è chiaro che chi ha determinato ciò non può e non deve essere ancora messo nelle condizioni di decidere. Tra l'altro – ha continuato Lo Biondo - attendiamo che il presidente uscente dell'Ato, oggi vicesindaco, mostri rispetto verso il Consiglio comunale, eletto con un mandato democratico dei cittadini, venendo a relazionare sulla situazione complessiva in cui versa la società»".    

Non si è fatta attendere la risposta di Caputo: «Dal 31 maggio le visite mediche sono riprese, dopo essere state sospese per sei mesi per mancanza di fondi con cui pagare il medico. E' ovvio che Lo Biondo è entrato in confusione. Io posso rispondere per il periodo della mia presidenza e non certo per quello successivo. Non posso riferire in Consiglio sull'Ato a nessun titolo, mentre mi sono presentato per tre volte quando ero presidente. Mi chiedo anche come mai le preoccupazioni verso l'Ato si siano risvegliate soltanto adesso e Lo Biondo sia sempre rimasto in silenzio sotto la precedente gestione, quando era vicepresidente del Consiglio».