Il Comune individua sette unità di personale da destinare al Comando di Polizia Municipale

Il sindaco: "Devono prima passare le visite ed essere formati"

MONREALE, 5 luglio – Primo passo ufficiale dell'amministrazione comunale verso la "ricostituzione" del Comando di Polizia Municipale, svuotatosi dal recente passaggio alla categoria "B" degli ex Lsu e dagli ultimi pensionamenti.

Con una lettera, già notificata ai destinatari, l'amministrazione ha individuato sette unità, fra i dipendenti comunali, appartenenti alla categoria C, da destinare al ruolo di agente di polizia municipale.

Si tratta di Michele Maraschino, Mimmo Russo, Maria Pia Guardì, Fortunato Vallone, Aurelio Madonia, Giuseppina Gaglio e Bendetto Rossi.

Si tratta di una decisione unilaterale, non scaturita da una scelta volontaria dei singoli, dopo che per ben due volte il Comune aveva emanato un bando per sondare la disponibilità dei propri dipendenti a vestire la divisa, senza che nessuno rispondesse all'appello.

L'ufficio Risorse Umane, pertanto, con in testa il segretario generale, Ettore Sunseri, ha proceduto allora all'individuazione delle unità di personale, basandosi su criteri di opportunità.

«Il discorso ancora non è chiuso – commenta però il sindaco Filippo Di Matteo – questi impiegati dovranno prima superare le visite mediche e poi, eventualmente essere formati con dei corsi appositi».

Critica la Cgil aziendale, che obietta sulla scelta dei criteri scelti per individuare il personale da destinare alla Polizia Municipale e sceglie la strada del sarcasmo: «Il criterio? – scrive il sindacato in una nota - sotto i 50 anni, di bella presenza, capelli biondi, misure da capogiro. Il motivo? Accogliere i turisti facendo trascorrere una lieta vacanza. Qualche contravventore sarà allietato da capelli biondi e bella presenza».