Svolta in vista delle amministrative: in giunta lascia Zingales, entra Vittorino

La nomina sembra voler suggellare l’accordo elettorale fra il gruppo Zuccaro ed Alternativa Civica

MONREALE, 10 gennaio – Potrebbe sembrare un normale avvicendamento. Per usare una terminologia calcistica: un banale turnover. Esce Alessandro Zingales, entra Mimmo Vittorino. In realtà la rotazione che avverrà domani in giunta è molto di più.

Partiamo dai fatti: oggi l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Zingales, dal gennaio scorso chiamato da Capizzi in giunta, ha rassegnato le proprie dimissioni. Domani, 99 su 100, Mimmo Vittorino, capogruppo consiliare di “Monreale al Centro” ed esponente autorevole del gruppo “Zuccaro”, prenderà il suo posto all’interno dell’esecutivo cittadino. L’avvicendamento, però, al di là delle belle parole di ringraziamento del sindaco per l’operato svolto da Zingales (“Resta comunque con noi”, ha detto) ha un significato ben preciso: conferma che l’asse Capizzi-Zuccaro è ancora saldo, ma soprattutto che questa unione sarà riproposta in chiave elettorale alle prossime amministrative. Se, quindi, al di là del gossip di corridoio, il connubio fra due delle principali aree politiche della città che hanno contribuito all’elezione di Capizzi cinque anni fa, poteva sembrare confermato a parole, oggi ogni eventuale dubbio appare fugato dai fatti. Mimmo Vittorino in giunta, quindi, significa essenzialmente questo.

Ma c’è dell’altro. Il fronte in prospettiva delle amministrative potrebbe non rimanere limitato a queste due forze politiche. È di questi giorni, infatti, la notizia che vuole fitte interlocuzioni fra Capizzi ed autorevoli esponenti del Partito Democratico regionale, in vista, chissà, di un progetto comune. Magari anche senza il simbolo PD. Sulla scorta, in pratica, di quanto avvenuto a Palermo, dove i Dem non lo hanno messo al fianco del sindaco Orlando. Praticamente, il progetto potrebbe essere esteso anche a Monreale. L’idea, al momento, è poco più che un “pour parler” e potrebbe coinvolgere, in maniera trasversale e nel rispetto delle identità partitiche, le aree che fanno capo e Davide Faraone e Gianfranco Miccichè. Il primo è uscito vincitore dallo contro fratricida nella corsa alla segreteria regionale dei Democratici. Il secondo non ha fatto mistero di voler percorrere una strada in grado di fronteggiare quello che ha definito “il populismo”, con riferimento alle scelte effettuate dal governo a trazione Lega e Movimento 5 Stelle.