Sull’adesione all’Ati l’amministrazione dica chiaro qual è la sua linea

“Il Pd esprime preoccupazione, la destra va in senso opposto: sembra un Giano Bifronte”

MONREALE, 29 luglio – “C’un importante argomento sul quale la linea dell’amministrazione comunale non è affatto chiara: ed è quello di una eventuale adesione all’Assemblea Territoriale Idrica”. Lo afferma, non senza polemica, l’ex sindaco di Monreale, adesso consigliere comunale di Alternativa Civica, Piero Capizzi.

L’argomento è stato al centro della discussione ieri in Consiglio comunale, quando l’aula affrontava il difficile problema della crisi idrica che caratterizza il territorio, soprattutto in questo periodo estivo. Il quadro, lo ribadiamo, è quello in cui i comuni della provincia, in virtù di una legge del 2017, sono obbligati a confluire in una organizzazione su scala provinciale, cedendo, pertanto, i loro impianti e le loro risorse. Non una scelta, quindi, ma un percorso obbligato. Eppure ci sono alcuni comuni, Altofonte quello territorialmente più vicino a Monreale, che si sono opposti, dove Consiglio comunale e amministrazione compatti hanno detto no. A prescindere dal fatto che poi possano essere obbligati a confluire anche in maniera “coatta”.

“A Monreale ciò non è avvenuto – dice in proposito Capizzi – anche perché l’amministrazione comunale non ha dettato affatto una sua linea, benché sia passato già più di un anno dal suo insediamento. Qualche giorno fa il segretario del Partito Democratico, Silvio Russo, vale a dire il riferimento di un’area importante di questa amministrazione, sposando quella che era stata la linea della mia amministrazione, ha espresso le sue forti e legittime perplessità, manifestando preoccupazione per un passaggio che, se da una parte potrebbe portare dei benefici, dall’altro, inevitabilmente, comporterà la perdita totale del controllo del servizio e, temo, anche un incremento dei costi.
Ieri, invece, in aula, nel corso della discussione, l’assessore al ramo, Geppino Pupella, che rappresenta un’area di diversa estrazione politica, legata alla destra, ha risposto in maniera che direi sibillina con un laconico “stiamo valutando”.
La verità – conclude Capizzi – è che questa amministrazione ha le sembianze di un Giano Bifronte, che guarda a direzioni diverse, se non opposte. Il tempo delle indecisioni, però, è scaduto ed è giusto che i cittadini sappiano in tempi brevi quale sarà il loro destino e quello delle loro risorse idriche”.