La Corte Costituzionale dichiara l'incompatibilità tra deputato regionale e amministratore locale
Caputo: "Penso di dimettermi verso fine novembre"
ROMA, 10 novembre – Arriva un colpo ulteriore al cosiddetto cumulo di cariche. Nel caso specifico fra quella di deputato regionale siciliano e quella di amministratore locale.
Ieri, infatti,
È chiaro che il pronunciamento formalmente non riguarda direttamente Caputo e Dina, ai quali ancora non è stato contestato nulla, ma indica un principio ed una strada dai quali difficilmente si può tornare indietro.
L’udienza che riguarda i due amministratori monrealesi al Palazzo della Consulta è calendarizzata per gennaio, ma come afferma lo stesso Caputo, è probabile che prima di allora possano già arrivare le dimissioni. “Mia intenzione – spiega il vicesindaco – è quella di adeguarmi al pronunciamento della Corte Costituzionale. Conto di completare gli ultimi adempimenti comunali per poi dimettermi intorno alla fine di novembre”.
Sulla vicenda vuole accelerare i tempi il deputato Tonino Russo (Pd): ““Nei prossimi giorni – afferma – attiveremo tutte le iniziative possibili, affinchè si ponga fine a questa vergogna”. Rivolgendosi agli organi competenti del Parlamento siciliano (Commissione verifica poteri) Russo chiede “di non perdere tempo e di attivare tutte le procedure di rito, previste dalla legge, per superare le situazioni di incompatibilità, cosi’ come accaduto alla Camera dei Deputati”. “Ovviamente laddove ci siano processi in corso - conclude - chiederemo agli avvocati Fabio Ganci, Antonio Catalioto e Walter Miceli, che hanno seguito finora i ricorsi e che ringrazio pubblicamente, di procedere alla riassunzione dei processi e a porre in essere ulteriori azioni legali, affinchè venga rispettata la sentenza della Corte Costituzionale e i deputati interessati siano dichiarati decaduti”.