L’amministrazione riferisca in Consiglio sulla situazione finanziaria

Riceviamo e pubblichiamo…

Signor direttore,
colgo al volo la lettura dell'articolo sulla determinazione delle tariffe per il servizio a domanda individuale dell'asilo nido, per rassegnare, da cittadino monrealese con la passione per la politica e per la propria città, alcune considerazioni che spero siano degne di rilievo giornalistico.

I Romani nel momento della crisi dell'Impero adottavano la politica del panem et circenses per distrarre l’opinione pubblica da eventi di governo della res pubblica impopolari. Ho avuto l'impressione che notizie come la pulizia della vasca, la sistemazione della microscopica aiuoletta di via D'Acquisto o la banale pulizia delle caditoie, rappresentata dall’amministrazione come un evento straordinario, siano invece finalizzate a distogliere la opinione pubblica da momenti di rilevante gravità. Da tempo negli uffici finanziari comunali di registra un clima di grande preoccupazione per la stabilità finanziaria del Comune. Si parla con insistenza di una improvvisa missione romana di esponenti comunali a fronte di un "urgente invito ministeriale " E di un preoccupato ritorno.

La giunta ha varato le nuove tariffe per l'asilo nido comunale togliendo le esenzioni e imponendo il pagamento generalizzato. Si parla di disattivazione ad horas degli impianti di pubblica illuminazione e di assegnazione a provati del servizio di riscossione tributaria. In assoluto silenzio, ma corre voce di prossimo affidamento del servizio di trasporto pubblico alla Autolinee Giordano, foriero, si dice , di aumenti per gli utenti.

Ciò in quanto il Ministero, a fronte della gravissima situazione di dissesto finanziario, ha imposto al Comune di aumentare i servizi e ridurre la spesa pubblica. Nei giorni scorsi il sindaco ha dichiarato di avere ereditato un comune dissestato. Come se fosse il neofita della politica monrealese, o come Venere nato dalla spuma del Mare, dimentico che ha ricoperto per ben cinque anni la prestigiosa carica istituzionale di Presidente del Consiglio comunale, durante l‘amministrazione Di Matteo e che sembra abbia votato le delibere che hanno determinato il dissesto. Credo che questa amministrazione che in questi quasi 30 mesi di governo abbia il dovere politico ed istituzionale di convocare il Consiglio comunale e riferire alla città lo stato di salute finanziaria del nostro Comune.

Stante l’assenza ad oggi di documenti economici adottati dalla giunta e di provvedimenti adottati per avviare il risanamento del comune. E per riferire se risponde al vero che il Ministero abbia imposto termini perentori per presentare un solido e credibile documento finanziario. Il condizionale è d'obbligo stante il riserbo irresponsabile tenuto dall’amministrazione comunale. Anche perché dopo 30 mesi di amministrazione non si può soltanto criticare il passato politico, ma bisogna dimostrare con atti propri di avete adottato con capacità e competenza, riforme finanziarie coraggiose che non siamo limitate a aumenti di tasse.

* ex sindaco di Monreale