Aumento dell'addizionale Irpef: coro di no dalle forze politiche e sociali

Negative le reazioni al provvedimento votato in Consiglio

MONREALE, 6 dicembre – Che il momento politico attuale sia simile ad una polveriera è impressione ormai largamente diffusa. Botta e risposta tra amministrazione e opposizione si sprecano. Il tutto in un momento enormi difficoltà finanziarie con un esecutivo ancora "azzoppato".

A quasi un mese dalle dimissioni dei due assessori-onorevoli non sono ancora arrivate le nuove nomine. Sabato scorso, frattanto, è stato il turno del Partito Democratico che col suo gruppo consiliare ha rifocalizzato l'attenzione sull'aumento dell'addizionale Irpef, voluto dall'amministrazione comunale. "Quanto fatto sino a oggi da questa coalizione di centro destra e' soltanto un bluff – scrivono i consiglieri – ha aumentato le tasse ma queste saranno impegnate solo per pagare debiti fuori bilancio e spese che nulla hanno a che vedere con il miglioramento dei servizi. La città e' al collasso e gli aumenti dei tributi non assolutamente giustificabili se non avviene parallelamente il miglioramento dei servizi e la razionalizzazione della spese del Comune e delle società partecipate come ad esempio l'Ato rifiuti".

Contro l'aumento punta il dito pure il Movimento Crescere, che parla di film già visto. "Bombardiamo di tasse i monrealesi solo per pagare debiti creati da 20 anni di politica fallimentare – si legge in una nota stampa – L'economia monrealese ormai da anni ferma si vede ulteriormente violentata con l'istituzione di una nuova tassa e dulcis in fundo, i partiti e gli esponenti politici del centro destra litigano tgra loro per avere un ruolo. I cittadini hanno di bisogno di risposte certe, chiare ed immediate e la situazione di stallo venutasi a creare certamente non le può dare".

Dicono la loro pure le organizzazioni sindacali, che anch'esse non hanno gradito la recrudescenza della pressione tributaria. "Ancora una volta – si legge in un volantino diffuso in questi giorni da Cgil, Cisl e Uil – l'amministrazione comunale si muove senza il confronto con le parti sociali, da sempre richiesto e sollecitato, e senza procedere alla ricerca degli evasori, continuando invece a far cassa facendo pagare i 'soliti noti', ossia i pensionati ed i lavoratori".