Doppio incarico, la Corte Costituzionale ribadisce l'incompatibilità

Tonino Russo (Pd): "Avevamo ragione a fare ricorso"

PALERMO, 24 marzo - La corte costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi della Regione siciliana 31 del 1986 e 7 del 1992 nella parte in cui non prevedono che la carica di sindaco o assessore di Comuni con popolazione superiore a ventimila abitanti sia incompatibile con la carica di deputato dell'Assemblea regionale.

La sentenza e' stata emessa il 19 marzo e depositata ieri. La Consulta e' stata nuovamente chiamata a pronunciarsi sul tema in due giudizi promossi da un cittadino nei confronti dei deputati regionali, Salvino Caputo e Nino Dina, successivamente nominati assessori del Comune di Monreale, per accertare l'incompatibilita' tra tali cariche. A questo proposito, la prima sezione civile del tribunale di Palermo si era pronunciata con due ordinanze nelle quali i giudici sostenevano la non sussistenza dell'incompatibilita' della carica di deputato regionale con quella di sindaco o assessore comunale. Caputo e Dina, peraltro, si erano dimessi da assessori della giunta Di Matteo nel novembre scorso.

Sulla vicenda si è espresso il deputato Tonino Russo (Pd). “Esprimo pieno apprezzamento per la sentenza della Corte costituzionale – afferma Russo – che nuovamente e' stata chiamata a pronunciarsi sul tema dell’ illegittimita’ del doppio incarico di sindaco e parlamentare in due giudizi promossi da un cittadino, nei confronti di due deputati regionali, nominati assessori del Comune di Monreale e ha ne sancito l'incompatibilita'. Tutto cio' dimostra del tutto che avevamo ragione di presentare ricorso contro certi deputati, che non si accontentano di una sola poltrona-prosegue- denunciando Salvino Caputo, Francesco Scoma, Nino Dina e Marianna Caronia e siamo riusciti a far dimettere il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e a cascata tutti gli altri.

Mi auguro che vengano rimosse tutte le incompatibilita' – conclude – e si ponga a forme di indecenza,che la buona politica non puo' assolutamente permettersi".