Rifiuti, la Regione diffida il Comune: "Non più pagamenti in proprio"

Impossibile, quindi, emettere ordinanze per affrontare l'emergenza

MONREALE, 31 marzo – Dietrofront sulle modalità di pagamento del servizio rifiuti. Si ritorna all'antico e ad un sistema centralizzato delle spese, in capo all'Ato Palermo 2. Il nuovo orientamento è emerso dopo l'invio di una nota, firmata dal dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Enzo Emanuele.

 La nota è indirizzata al Comune di Monreale ed in essa si diffida il sindaco Filippo Di Matteo dal continuare ad emettere ordinanze ex art.191, così come è avvenuto nei giorni dell'emergenza.  "I Comuni – si legge nella nota – al fine di evitare inefficienze e ritardi, devono provvedere alla copertura del costo complessivo del servizio".

A questo punto, i Comuni dovrebbero ritornare a pagare le quote societarie dovute all'Alto Belice Ambiente, piuttosto che procedere con il saldo in proprio dei vari capitoli di spesa: discarica, carburante e personale. Per Monreale, tale quota mensile supera i 500 mila euro mensili.

A sollevare il caso è stato il consigliere comunale del Pd Massimiliano Lo Biondo che ha sempre osteggiato il frazionamento del servizio.

«Abbiamo contestato – ha detto Lo Biondo – il metodo del pagamento alla romana, quasi fossimo in pizzeria. Abbiamo sempre detto che l'azione più importante, nell'interesse della società e dei cittadini, è intervenire sulla spesa incontrollata».

«Prendiamo atto – ha commentato Roberto Terzo, uno dei liquidatori – della nota regionale. Nelle more che si definisca il processo di liquidazione, abbiamo avviato un percorso di riconciliazione con i Comuni e le transazioni con i fornitori. Intanto, il dipartimento ha autorizzato la creazione di un Ccr in un'area sulla Circonvallazione".

Procedono anche le indagini della Guardia di Finanza, partite con l'esposto presentato dai lavoratori, che stanno approfondendo il capitolo dei carburanti.