Varie spettanze non pagate, stato di agitazione della Polizia Municipale

Giacopelli (Cisl): "Rifiutiamo forme di pressione personali e collettive" 

MONREALE, 20 aprile – Avanzano ancora diverse spettanze per ottenere le quali sono stati costretti a rivolgersi pure all'autorità giudiziaria ed allora i lavoratori la polizia Municipale proclamano lo stato di agitazione come forma di protesta.

"A dissotterrare l’ascia di guerra è la Cisl, che, con una dura nota a firma del segretario aziendale Nicola Giacopelli, spiega le motivazioni del malcontento dei caschi bianchi. Nella lettera di parla “della ben nota e grave carenza di organico per la quale da parte dell’Amministrazione Comunale sinora sia stata assunta alcuna efficace e concreta iniziativa neanche dopo l’incontro avuto con il sindaco poche settimane addietro”.

Sul fronte della spettanze, inoltre, la Cisl afferma che “a tutt’oggi non si è provveduto al pagamento integrale delle spettanze maturate dai lavoratori, che attendono ancora l’erogazione di parte del salario accessorio dell’anno 2011, nonché del saldo delle somme dovute per la produttività dell’anno 2010. Inoltre, non sono stati ancora corrisposti vari compensi per prestazioni di lavoro straordinario svolte nell’anno 2009, per ottenere i quali diversi dipendenti sono stati addirittura costretti a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, con conseguente emissione di decreti ingiuntivi. In aggiunta a tutto ciò, al personale continua ad essere negata l’erogazione dei buoni-pasto relativi al periodo aprile 2010 - dicembre 2011”.

Lo stato di agitazione decorrerà dal 23 aprile prossimo e potrà cessare solamente a seguito dell’assunzione di formali e precisi impegni sui tempi di pagamento di tutte le spettanze accessorie maturate sino al 31 dicembre 2011, nonché circa l’erogazione (o la monetizzazione) dei buoni-pasto arretrati”. I lavoratori della Polizia Municipale aderenti allo stato di agitazione, infine, si asterranno dallo svolgimento di prestazioni straordinarie, precisando che ogni forma di pressione a livello sia personale che collettivo nei confronti dei predetti lavoratori sarà considerata condotta antisindacale”.