Il Consiglio comunale boccia la delibera di introduzione dell'Imu

Di Matteo: "Verrà il commissario o la riproporremo"

MONREALE, 17 ottobre – Sette voti favorevoli, tre contrari e cinque astenuti. Sono i numeri con cui il consiglio comunale ha detto no alla delibera che avrebbe dovuto istituire l'Imu. Disco rosso, quindi, sull'imposta per la cui istituzione il termine ultimo individuato è quello del 31 ottobre.

La votazione è arrivata, al termine di una lunga discussione, quando i banchi dell'opposizione si erano da poco svuotati. In precedenza (motivo dell'allontanamento di una buona percentuale dei consiglieri) l'assemblea aveva bocciato un emendamento che avrebbe voluto mantenere l'aliquota dell'Imu sulla linea di quella individuata dal governo nazionale, e cioè lo 0,4 per la prima casa ed il 7,6 per la seconda. Non è servito, quindi, l'appello che poco prima del voto aveva rivolto al Consiglio comunale il sindaco Filippo Di Matteo, che aveva chiesto all'assemblea un atto "di buon senso e di responsabilità".

Adesso, dopo questa bocciatura, l'amministrazione comunale si trova di fronte ad un bivio: lasciare che sia un commissario ad acta inviato dalla Regione ad approvare il regolamento istitutivo o riproporre la delibera fra qualche giorno, confidando in un ripensamento dell'assemblea. Anche perché, come ha ribadito il primo cittadino, confortato dal parere del dirigente del settore Finanze, Alessandro Polizzotto "una riduzione dell'aliquota non ci consentirebbe di mantenere gli equilibri di bilancio".

"Anziché mettere le mani nelle tasche dei cittadini – afferma in proposito il capogruppo del Pdl, Pippo Lo Coco – reperiamo le risorse attraverso l'individuazione delle pratiche di sanatoria che giacciono nell'archivio dell'ufficio tecnico". "Maggioranza non autosufficiente – aggiunge Luigi D'Eliseo (Gruppo Misto) - prendiamo le somme dalla pubblicità e dalla riduzione dei costi dell'Ato".