"Non sfiduciamo il sindaco, ma questa politica finanziaria è iniqua"

Presa di posizione ufficiale del Pdl sulla gestione del Comune

MONREALE, 5 novembre – "Non vogliamo sfiduciare il sindaco, che è stato eletto per governare. Però vogliamo dire no a questa politica di aumenti che mettono le mani nella tasche dei cittadini". Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal Pdl al sindaco Filippo Di Matteo nella conferenza stampa odierna.

Aumenti, a detta del deputato regionale Salvino Caputo e dei consiglieri comunali Giorgio Rincione, Pippo Lo Coco e Mario Caputo, che hanno promosso l'iniziativa, lontani mille miglia da quello che era il programma della loro campagna elettorale, che ha consentito a Di Matteo di vincere le elezioni. Aumenti - hanno detto ancora - che hanno portato il gruppo consiliare a passare all'opposizione e a votare "di volta in volta" i provvedimenti ritenuti utili per la città.

"Abbiamo preso la decisione di non presentare la sfiducia al sindaco – ha detto Salvino Caputo – è stato eletto per governare, almeno fino a quando deciderà di restare in carica. Se poi altri gruppi consiliari dovessero intraprendere questa iniziativa, i consiglieri del Pdl, in assoluta autonomia, potranno decidere cosa fare. Di Matteo, da uomo esperto, conosceva bene le condizioni del Comune e lo spessore si vede nei momenti difficili. Mettere le tasse è invece, la cosa più facile. Politica impone che un sindaco governi con la sua maggioranza. L'opposizione ha il diritto di non votare o emendare le proposte dell'amministrazione. Se non ha la maggioranza non può gettare le colpe sugli altri, le regole parlano chiaro. Se la deve prendere con le scelte che hanno determinato il venir meno della maggioranza. Abbiamo ritenuto che non fosse necessaria un'imposizione così pesante nei confronti dei cittadini: Monreale oggi è uno dei Comuni più tartassati d'Italia.

Riteniamo che ci siano altre forme di introito per il Comune". Fra queste, ci sarebbe – secondo gli esponenti del Pdl – la mancata riscossione da parte dell'ex Serit di ben 18 milioni di euro. Una cifra enorme, che, se confermata, sarebbe in grado di cambiare completamente le prospettive del bilancio comunale.

"Abbiamo dato qualche suggerimento al sindaco – aggiunge Pippo Lo Coco – e tra questi c'era quello di aprire gli archivi dell'ufficio tecnico dove giacciono moltissime istanze di sanatoria. Da queste potrebbero arrivare delle somme in grado di compensare il mancato introito derivante dall'aumento delle aliquote Imu. Se ci fosse stata una seria programmazione, oggi non saremmo quia parlare di questo"

Giorgio Rincione affronta l'argomento sotto l'aspetto del "peso" politico della giunta. "Il sindaco ha nominato solo assessori di sua fiducia o conoscenza che non sono riferimento politico di nessuno – ha detto – Non deve andare a casa, ma governare con una maggioranza ferrea. Lo invito, quindi, ad effettuare ad una ricognizione politica per fare una giunta forte".

"Pur non stando in maggioranza – ha detto ancora il consigliere Mario Caputo – ho dato il mio contributo, votando gli atti che ritenevo meritevoli, nell'esclusivo interesse della città, compreso il consuntivo, bocciato dal Consiglio e compresi moltissimi debiti fuori bilancio. Finor, però, non c'è stata alcuna attività concreta finalizzata al recupero di denato, come una politica di dismissione degli immobili, il recupero degli spazi pubblicitari o una politica di affidamento dei terreni abbandonati alle coop agricole.