"Fondi del campo di Aquino sempre in bilancio, ma utilizzati per primarie necessità"

Riceviamo e pubblichiamo...

Lungo intervento di replica dell'ex sindaco di Monreale

Gentilissimo Direttore,
innanzitutto voglio congratularmi, ancora una volta, per la conduzione di questo notiziario che è diventato punto di incontro e di confronto per la nostra città.

 Leggo il comunicato stampa del sindaco, di alcuni giorni fa, relativo a presunte mie responsabilità in tema economico ed al quale mi consenta di rispondere attraverso le pagine del suo giornale.

La lettura mi ha fatto andare indietro nel tempo allorquando studente liceale mi dilettavo a leggere l'Orlando furioso di Ariosto (mi si perdoni l'ardito accostamento di Di Matteo all'eroe ariostesco): Orlando prendendo consapevolezza della perdita della sua amata Angelica perde il lume della ragione.

"Veder l'ingiuria sua scritta nel monte
l'accese sì, ch'in lui non restò dramma
che non fosse odio, rabbia, ira e furore;
né più indugiò, che trasse il brando fuore.
Tagliò lo scritto e 'l sasso, e insim al cielo
a volo alzar fe' le minute schegge".

Allo stesso modo il sindaco Di Matteo prendendo consapevolezza del fallimento della sua Amministrazione invece di fermarsi e porre rimedio, sferza colpi a destra e a manca. Alcuni giorni fa riteneva responsabile il suo mentore politico ed ex vice sindaco avvocato Caputo, col quale aveva condiviso dieci anni della di lui sindacatura. Oggi attribuisce alla mia passata amministrazione le colpe della sua incapacità:

Sindaco, anche io ho ereditato debiti e criticità, se Lei avesse accettato quel libero dibattito che avevo proposto Le avrei chiarito molti punti che mi sembra le risultino ancora oscuri. Forse Lei, finora, è stato distratto da altri impegni quali quelli di inaugurare opere da Lei non realizzate e delle quali Lei non ha nessun merito (la caserma dei carabinieri di San Martino, la scuola media di Pioppo, la scuola materna di Aquino per citare le più importanti) oppure proclamare l'inizio di altre opere pubbliche delle quali Lei, in egual modo, non ha nessun merito (dal Guglielmo al cinema Imperia) il cui "demerito" va a quella da Lei definita "disastrosa Amministrazione Gullo".

La realizzanda Cittadella dello Sport e il campo sportivo, che ne è una parte, nasce sempre dall'impegno della mia amministrazione, che ottenne il finanziamento.

Da quel momento ci si attivò per portare a termine il progetto definitivo, predisponendo tutti gli altri adempimenti necessari, variante di piano regolatore inclusa, ottenendo i pareri degli uffici sia comunali che provinciali, purtroppo non ho potuto concludere l'iter perché ho finito il mio mandato. Vorrei dunque chiederle: Lei, in questi tre anni e mezzo, dal 2009 ad oggi, per far iniziare i lavori e non perdere il finanziamento, cosa ha fatto? ... Evidentemente era distratto da altro!

Le somme introitate dall'Ente relative al finanziamento per la costruzione del centro sportivo non sono state utilizzate per altra tipologia di spesa dall'amministrazione Gullo, infatti, sottratte le spese già sostenute per il lavoro svolto, la restante parte del finanziamento ricevuto risulta ancora essere iscritto in bilancio pronto e disponibile per le fasi successive del finanziamento. Cosa diversa è l'utilizzo, in termini di cassa, delle somme, che non rientrava nella sfera politica ma, di certo, era di esclusiva competenza gestionale.

Quindi, così come la legge prevede e consente, per fare fronte a spese necessarie e improrogabili il Comune ha attinto, momentaneamente, alla liquidità disponibile salvo provvedere, appena possibile, al rimpinguamento. Preciso che, in ogni caso, qualora questo tecnicismo non fosse stato adottato, sindaco Di Matteo, all'inizio della sua sindacatura, si sarebbe trovato con ulteriori maggiori debiti, ben oltre l'importo di 3.700.000 euro.

L'utilizzo, momentaneo, delle somme ha scongiurato l'insorgere di contenziosi con conseguenti maggiori spese sia in termini di interessi che di spese di affidamento a legali. Sarebbe stato come tenere il denaro conservato ed inutilizzato sotto il materasso e non provvedere a pagare le cambiali!

Mi auguro, piuttosto, che la sua amministrazione si attivi per evitare che il finanziamento concesso venga restituito, soprattutto nella considerazione che erano già state avviate e praticamente concluse le fasi della progettazione: in caso contrario sarebbe l'ennesima sconfitta per la città di Monreale.

Quando mi sono insediato, nel 2004, furono disattivati energia elettrica e collegamenti telefonici e l'Amat sospese il servizio delle linee 389 e 309, perché le aziende fornitrici erano in attesa di pagamento da 3 anni. Grazie al recupero delle imposte comunali inevase (acqua, Ici, Tarsu) il Comune è tornato in condizioni normali.

La normalità è stata recuperata anche grazie all'operazione di leasbeack (non vendita) della Caserma dei Carabinieri, di proprietà del Comune di Monreale, affittata al Ministero dell'Interno. Da quanto Lei asserisce mi sorge il dubbio che, malgrado il lasso di tempo trascorso dalla Suo insediamento, non abbia ancora compreso l'operazione di leaseback. Mi permetta di spiegargliela in termini elementari:

nel 2004 ho provveduto a far revisionare il ridicolo canone di locazione che il Ministero dell'Interno versava al Comune di Monreale (non bastava neanche a coprire le spese per la manutenzione ordinaria dell'immobile). Avendo, così, ottenuto un canone congruo, grazie ad una gara Europea, è stato selezionato un operatore finanziario che anticipasse al Comune i canoni dovuti mensilmente dal Ministero. L'importo dell'operazione venne stabilito dall'Ufficio Tecnico Erariale, che come Lei ben sa è un Ufficio periferico dello Stato.

E' stata una operazione di finanza della quale hanno parlato autorevoli giornali nazionali (vedi Milano Finanza) e che ha consentito al Comune di pagare una enorme massa di debiti pregressi. Gentile sindaco, la Caserma è ancora di proprietà del Comune di Monreale, si informi!

Sindaco, Orlando rinsavì dopo avere bevuto la bevanda miracolosa. Lei pensi a lavorare come devono fare i sindaci, non brandisca la spada e si circondi di persone capaci che sapranno darle buoni consigli. Anche a Lei può riuscire come è riuscito a me. Ma se cosi non fosse, auspico che il Consiglio Comunale le dia la pozione miracolosa e torni a fare l'avvocato a tempo pieno o si impegni in altre attività a Lei più congeniali. Si ridia la parola ai cittadini che l'hanno votata e che attendono risposte. I cittadini meritano rispetto e non ... "odio, rabbia, ira e furore".

Sperando di essere stato chiaro ed esaustivo, desidero porgere un sentito ringraziamento per l'ospitalità concessami su Monreale News insieme ai più cordiali saluti.

 

* Ex sindaco di Monreale