Lo Biondo: "Il Comune venda le superfici del cosiddetto 30% che non servono a nessuno"

"Introitiamo risorse, eliminando un'inutile macchia di leopardo"

MONREALE, 6 gennaio - "Procedere alla vendita delle superfici del 30% che i cittadini, dal 1980 a oggi, hanno ceduto al Comune ogni volta che hanno costruito la propria abitazione". E' questa la proposta lanciata all'amministrazione dal consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo (Pd).

Una cessione derivante dal regolamento edilizio, che prevede la cessione del 30% dall'area dove si costruisce, e in particolare 300 metri quadrati per i terreni in VL1 e 600 per quelli in VL2. La regola era nata su queste destinazioni così da potere ottenere una costola dei terreni ricadenti in area C, come per esempio i palazzi, ma aventi una minore estensione. Ma allo stesso tempo mantenere un indice di edificabilità tale da non cedere alle speculazioni edilizie. Oggi, però, tutte queste cessioni di aree del 30% si sono accumulate a tal punto da avere costruito una grande macchia di leopardo su tutto il territorio comunale. Territorio che per la sua estensione è secondo in Sicilia e sesto in Italia con i suoi oltre 53 mila ettari.

"So per certo che diversi cittadini hanno chiesto ufficialmente, negli anni, di potere acquistare quei piccoli lotti sicuramente abbandonati - afferma ancora Lo Biondo - ma ad oggi nessuna azione è stata mossa. Ma proprio in virtù delle diverse richieste pervenute al Comune, sarebbe opportuno redigere un bando per la vendita. Di certo sarebbe un modo per introitare nuove risorse senza ricorrere a nuove tasse e per curare il territorio, soprattutto visto che proprio quelle aree abbandonate spesso sono causa di incendi".