"Ricorso al fondo di rotazione per pagare il credito del sindaco" "Pago i debiti contratti da Caputo"

Polemica ancora rovente tra Mario Caputo e il sindaco

MONREALE, 4 marzo - "Il sindaco ricorre al Fondo di Rotazione per pagare il suo credito personale nei confronti del Comune?" "No, l'ho fatto per pagare i debiti contratti dall'amministrazione Caputo". E' sempre al calor bianco la polemica tra il primo cittadino ed il consigliere comunale, fratello dell'ex sindaco.

Con una nota pesante, infatti, Mario Caputo pone un quesito quanto mai aspro: il sindaco avrebbe fatto ricorso all'accesso al Fondo di Rotazione con cui il Comune incasserà circa 8,2 milioni di euro per soddisfare i creditori che bussano alla porta del Municipio e tra questi ci sarebbe lui stesso, creditore nei confronti del Comune per circa 340 mila euro, così come si evince dall'elenco del piano di riequilibrio pluriennale. Soldi che spettano al primo cittaidno in virtù della sua attività di avvocato dell'Ente. Una polemica mica da ridere sulla quale si discuterà a lungo nei prossimi giorni.

"Ci eravamo chiesti - scrive il consigliere comunale - come mai il sindaco di Monreale aveva dichiarato che mai avrebbe fatto ricorso al fondo di rotazione e che avrebbe cercato soluzioni alternative per evitare un provvedimento che avrebbe portato risorse al Comune a garanzia dei creditori ma che avrebbe determinato una pesante ricaduta sui tutti i cittadini per l'innalzamento del massimo dell'imu e di tutte le altre imposte e tasse comunali. Adesso avendo letto che il sindaco DI Matteo risulta inserito tra i creditori del comune di Monreale abbiamo avuto la risposta. Ci chiediamo adesso come farà il sindaco a risolvere l'incompatibilità e il grave conflitto di interesse rivestendo allo stesso tempo la figura di debitore e creditore. Nulla da eccepire sulla legittimità delle somme dovute per le prestazioni professionali - precisa Caputo - ma sorge legittimo il dubbio che l'accesso al fondo di rotazione voluto dalla Amministrazione a garanzia dei creditori possa essere anche stato stimolato dalla possibilità per il sindaco avvocato di potere ottenere il pagamento di quanto dovuto".

Di Matteo ci ha pensato sù per un po', poi anche lui ha deciso di mettere nero su bianco: "Durante la mia amministrazione - scrive il sindaco - ho liquidato diverse parcelle e proceduto a transazioni con avvocati senza mai pensare alle mie competenze maturate già da decenni. Uno dei motivi principali della mia adesione al fondo è stata l'enorme quantità di debiti evidenziata dagli uffici comunali. A tal proposito è giusto ricordare che il Comune di Monreale è debitore nei confronti dell'AMIA della somma di dieci milioni di euro, debito creato dal 1998 (come risulta dagli atti) al 2004, quando sindaco di Monreale era Salvino Caputo. Altro motivo che mi ha spinto all'adesione al fondo di rotazione è stata l'enorme quantità di debiti nei confronti dell'ATO 2 ammontanti a circa tredici milioni di euro.

Voglio ricordare ai miei cittadini che il Comune di Monreale deve inoltre all'AMAT per il servizio reso dal 1994 al 1998 (sindaco Caputo) la somma di 3.273.000 di euro. Mi stranizza, inoltre, - dice ancora Di Matteo - come mai il consigliere Caputo, che ha letto attentamente il piano di riequilibrio, non si sia accorto dell'enorme quantità di debiti sopra dichiarati, ma soprattutto non si sia accorto dell'enorme quantità di debiti fuori bilancio contratti dalle precedenti amministrazioni, tra cui quelle del fratello (che è stato sindaco per dieci anni).

 Le somme provenienti dal fondo di rotazione inoltre - conclude il sindaco - consentiranno di potere regolarmente pagare gli imprenditori che hanno operato per conto del Comune e che si trovano oggi in grosse difficoltà economiche tali da non consentirgli la prosecuzione della loro attività, ci consentiranno di potere garantire il salario accessorio ai dipendenti comunali che da diversi anni non lo percepiscono, ci consentiranno di potere garantire la normale manutenzione delle strade e dei servizi minimi essenziali. del comune e che si trovano oggi in grosse difficoltà economiche tali da non consentirgli la prosecuzione della loro attività, ci consentiranno di potere garantire il salario accessorio ai dipendenti comunali che da diversi anni non lo percepiscono, ci consentiranno di potere garantire la normale manutenzione delle strade e dei servizi minimi essenziali".