Polemica Caputo-Giangreco: "Assente nell'antiracket" La replica: "Azioni concrete condotte in silenzio"

Pungente botta e riposta fra i due

MONREALE, 17 aprile - E' scontro duro tra il deputato regionale Salvino Caputo e l'assessore Lia Giangreco. La polemica nasce stavolta sul terreno dell'associazione Antiracket della quale è presidente l'assessore alla Cultura, ma che era stata fondata diversi anni fa proprio da Caputo. "E' un fatto estremamente grave che ad una settimana dall'arresto di noti esponenti mafiosi del nostro territorio - afferma in una nota il deputato regionale - coinvolti nell'operazione Nuovo Mandamento, per reati legati al racket ed alle estorsioni, i rappresentanti e il presidente dell'associazione Antiracket e Antiusura, Lia Giangreco non si preoccupino di intervenire a sostegno di iniziative di contrasto a queste forme di illegalità, che hanno fortemente sconvolto la società monrealese e del vasto comprensorio, sostenendo anche l'attività portata avanti dalle Forze dell'Ordine che sono impegnate fortemente in una azione di contrasto a Cosa Nostra ed ad ogni forma di illegalità. Mi spiace constatare - ha continuato Caputo - come spesso la mancanza a di idee e di iniziative possa gettare nello sconforto, soprattutto le nuove generazioni che non vedano alternative e punti di riferimento, soprattutto nei rappresentanti istituzionali che devono promuovere ed attivare iniziative che abbiano l'obiettivo di mobilitare le coscienze".

Accuse che vengono rispedite al mittente dall'assessore, che fa il punto sulle iniziative condotte dal'associazione. "E' bene che l'onorevole Caputo sappia - afferma la Giangreco - che gli avvocati dell'associazione antiracket, già qualche giorno prima dell'operazione avevano preso contatti con le Forze dell'Ordine per concordare alcune iniziative da portare avanti. Comunico, anzi, che domani faremo un incontro presso il liceo classico Emanuele Basile, convinti che la sensibilizzazione debba partire dalle scuole. Le difficoltà che abbiamo avuto sono state legate alla mancanza della sede, considerato l'ex ospedale Santa Caterina, presso cui risiede l'associazione, è interessato da lavori. Abbiamo avuto quindi scarsa visibilità, ma abbiamo realizzato azioni concrete, al contrario, forse del'onorevole Caputo, più bravo nella prima, che nelle seconde".