"Quel ritorno sarebbe una nuova assunzione", polemiche sulla delibera di rientro dell'assessore Salamone

Dagli uffici pareri contrari, il sindaco difende la scelta

MONREALE, 7 maggio - Per i sindacati e per i dirigenti degli uffici si configura a tutti gli effetti una nuova assunzione, e per questo non può essere effettuata, per il sindaco Filippo Di Matteo, invece, si tratta di un trasferimento, che non viola la normativa vigente.

Ha già scatenato parecchie polemiche la delibera con la quale la giunta comunale ha detto sì al ritorno all'interno della pianta organica comunale dell'assessore all'Urbanistica e vicesindaco, Nazzareno Salamone. Un provvedimento di giunta, il numero 100 del 22 aprile scorso, dichiarato immediatamente esecutivo e pubblicato ieri.

La comprensione della delibera, che comunque è un atto politico e che dovrà essere seguita, ovviamente, da un atto amministrativo con relativo impegno di spesa, necessita di una premessa. Nazzareno Salamone è stato un apprezzato dipendente comunale fino all'inizio del suo mandato politico, all'inizio della sindacatura Di Matteo, quando per comprensibili ragioni di compatibilità e di opportunità, ha chiesto ed ottenuto trasferimento al Comune di Corleone. Per rientrare al Comune di Monreale, verosimilmente nei prossimi mesi,cioè in corrispondenza della conclusione del suo attuale compito assessoriale, occorre il nulla osta da parte della Giunta.

Su questa lunghezza d'onda non si sono posti Maria Rita Curcio, dirigente del Personale ed il segretario Ettore Sunseri, dirigente ad interim del settore Finanze, che hanno espresso parere contrario alla delibera, ritenendola una'ssunzione di personale resa impossibile dal patto di stabilità.

"Ormai da diversi anni - scrive inoltrem il segretario aziendale della Cisl FP, Nicola Giacopelli - in ragione della critica situazione finanziaria dell'Ente e delle rigide norme legislative che non consentono in alcun modo alle pubbliche amministrazioni di ampliare i propri organici, era stato sempre affermato che non sussisteva nessuna opportunità di immettere in servizio ulteriori dipendenti. Ma adesso - prosegue - come per incanto, tutto ciò è stato superato. Certo, è vero che la sulla delibera in questione sia il dirigente delle risorse umane che quello dei servizi finanziari hanno espresso parere negativo: ma che importa? Non ci rimane, al momento - conclude Giacopelli - che prendere atto della chiara volontà espressa dall'amministrazione comunale di procedere ad una nuova assunzione".

Non ci sta il sindaco Filippo Di Matteo, che difende l'integrità della sua delibera. "Questo provvedimento - dice il primo cittadino - non si configura come una nuova assunzione ex novo, che sarebbe impossibile, ma come un rientro presso il nostro Comune di un ex dipendente. Parere contrario dei dirigenti? Mi è già capitato di firmare delle delibere nonostante con il parere contrario degli uffici, come in occasione della proroga dei precari, ma in quel caso nessuno si è scandalizzato della posizione avversa dei dirigenti".