D'Alcamo: "Nuovi confini del Comune? La città ha dimenticato se stessa"

"Amministrazione silente dinanzi a questo stato di cose"

MONREALE, 17 maggio - Ci sarebbe una mancanza di identità culturale monrealese, così come una deriva di abbandono e di trascuratezza. Di questo è convinto il consigliere comunale Santo D'Alcamo, a proposito della richiesta dei comuni di San Giuseppe Jato e San Cipirello di volersi appropriare di una parte del territorio monrealese.

" Oggi guardandomi attorno - dice D'Alcamo - ricordando il referendum per l'istituzione di Pioppo Comune Autonomo, leggendo articoli che annunciano l'intenzione dei Comuni di San Giuseppe Jato e San Cipirello di appropriarsi di parti del territorio del Comune di Monreale, riflettendo sul punto all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale del 20 maggio 2013, che prevede la cessione del cimitero di Ficuzza al Comune di Corleone, penso proprio che mai come adesso Monreale sia caduta così in basso. Conosco bene le ragioni che inducono Pioppo a cercare l'autonomia e anche i Comuni vicini che chiedono pezzi di territorio, e il motivo è sempre lo stesso: far parte del Comune di Monreale non è una risorsa ma un peso, un costo, che in alcuni casi viene considerato un'oppressione.

Ma è possibile che alla luce di ciò non ci si chieda perché? - dice ancora D'Alcamo - Come può un amministrazione rimanere silente dinnanzi a tale stato di cose. Non saprei se oggi per San Giuseppe Jato, Corleone e San Cipirello sia veramente opportuno ottenere ciò che chiedono, ma può una città essere vittima di se stessa e dei propri disservizi, e per questo essere colonizzata? E' vero che in passato i territori godevano del privilegio di appartenere territorialmente a Monreale, per ragioni sociali, economiche, di tutela dei diritti civici. Possibile che oggi ciò non sia più vero? E che Monreale sia veramente diventata un peso del quale liberarsi?".