Vicenda Caputo, Rincione: "Troppa solerzia da parte dell'Ars e sciacallaggio politico degli avversari"

"E' stato uno dei migliori sindaci di Monreale"

MONREALE, 14 giugno - Troppa solerzia da parte dell'Ars e troppo sciacallaggio politico nei confronti di Salvino Caputo. È questo in sintesi il commento di Giorgio Rincione (Pdl), vicesindaco ai tempi in cui Caputo era il primo cittadino, a proposito della sua esclusione dall'Assemblea Regionale.

 Rincione, nella nota, esprime la sua vicinanza all'amico a nome di tutto il gruppo politico vicino all'ex deputato regionale. "Salvino Caputo – dica Rincione - da da sempre ha lavorato con entusiasmo e dedizione per il bene e la crescita della sua città e dell'intera Sicilia. Per quanto riguarda la sua decadenza, ritengo che l'Ars sia stata troppo solerte e tempestiva ed non abbia dato alcuna possibilità ad uno dei deputati piu' preparati sia dal punto di vista politico, che giuridico ed amministrativo, per la sua grande esperienza acquisita negli anni, di poter esporre le sue valide argomentazioni. Caputo per noi tutti – prosegue la nota – è stato uno dei sindaci piu' attivi che ha lavorato per dare un impulso e rilancio alla nostra Monreale. Io sono stato il suo vicesindaco ed insieme abbiamo realizzato progetti ambiziosi ricevendo il consenso elettorale di migliaia e migliaia di elettori, che ancor oggi ricordano con gioia quei periodi".

La stoccata, infine, arriva per gli avversari politici, che in questi giorni non hanno certo risparmiato giudizi taglienti sull'ex sindaco. "Per quanto riguarda alcune dichiarazioni di alcuni esponenti politici – conclude Rincione a – ritengo che siano assolutamente personali e denotano un vero atto di sciacallaggio e di acredine personale, piuttosto che lucida analisi politica. Inoltre, sarebbe opportuno lasciare fuori dalle valutazioni l'esercizio democratico del voto che gli elettori amici di Caputo hanno esercitato in modo legittimo. Ne va della convivenza civile della nostra città che ha sempre palesemente bocciato i progetti di coalizioni a noi contrarie".