
Replica del sindaco alle dichiarazioni di Salvatore Leto sul Prg
MONREALE, 19 settembre – Domenica scorsa era arrivata la bordata: "Variante al piano regolatore fermata a pochi metri dal traguardo dall'attuale ammnistrazione". Oggi, invece, è il giorno della "parata e risposta" del sindaco. Si infiamma il dibattito sulla questione che era stato sollevato da Salvatore Leto.
Con una lunga nota, il primo cittadino ha voluto replicare alla sortita di Leto, candidato alle primarie del Partito Democratico, evidenziando la sua posizione e sottolineando i passaggi effettuati sulla questione Prg dalla sua amministrazione in questi anni.
"La mia amministrazione – spiega Di Matteo – non ha bloccato nessuna procedura, ritirando il Piano Regolatore generale dal Genio Civile, ma ha ottemperato a precise norme emanate dalla Comunità europea, che impongono ai comuni di integrare il PRG di un documento, la "VAS" propedeutico anche al solo esame dello strumento urbanistico. Spiace purtroppo, constatare che a lanciare l'infondato allarme sia un candidato alle primarie del PD - prosegue il sindaco -. Un soggetto che si propone alla guida della città dovrebbe conoscere le piu' elementari norme diritto amministrativo che regolano la vita di un ente pubblico". Di Matteo, precisa che nella malagurata ipotesi che il PRG fosse stato approvato senza la VAS i cittadini che avessero richiesto e ottenuto una concessione edilizia, avrebbero subito un gravissimo danno, in quanto l'atto concessorio sarebbe stato illegittimo.
"Voglio tranquillizzare il candidato Leto e i cittadini – aggiunge di Matteo – che il Genio civile, al momento del ritiro del PRG, non aveva iniziato neanche l'iter dell'esame geologico, per una grave malattia del funzionario incaricato. Pertanto, l'affermazione del candidato 'la variante al prg gia' al vaglio del genio civile era giunta a pochi metri dal traguardo' risulta infondata e manifestatamente tendenziosa, in quanto come già detto il Genio Civile non aveva iniziato neanche l'iter geologico per malattia dell'impiegato incaricato che, purtroppo è deceduto. Consiglio al candidato Leto, prima di rilasciare affermazioni, di documentarsi attraverso gli atti che sono a disposizione dei nostri uffici comunali. E' opportuno ricordare a tutti gli eventi cronologici come si sono svolti: dopo il ritiro del PRG dal Genio Civile per la redazione della VAS, la Regione comunicava al Comune che per il piano regolatore non occorreva la redazione della VAS ed invitava il comune a procedere al deposito degli atti del PRG presso gli uffici del Genio civile. Il Comune, immediatamente procedeva al deposito di tutta la documentazione al Genio civile.
La Regione siciliana, successivamente, accortasi dell'errore e della direttiva urbanistica emanata dalla Comunità europea, che imponeva per tutti i PRG la redazione della VAS, invitava il Comune a procedere alla redazione della VAS. A seguito di questo nuovo invito, il Comune di Monreale provvedeva ad impegnare in bilancio, la somma di 60 mila euro circa, occorrenti per la redazione della VAS. La Regione, nell'attesa dell'approvazione del bilancio preventivo del Comune, nominava commissario ad acta per la redazione della VAS il geometra Giuseppe Traina. A tale nomina il comune di Monreale si è opposto, in quanto il geometra Traina era stato prima commissario ad acta per il PRG e poi assessore al PRG dell'amministrazione Gullo. L'opposizione scaturiva dal conflitto di interesse che era sorto in capo allo stesso soggetto che era stato commissario ed assessore. Il geometra Traina, nonostante la sua nomina – dice ancora il sindaco – non ha redatto nessuna VAS.
L'ulteriore allarme lanciato dal candidato Leto relativamente al costo di 27 milioni di euro a carico delle casse del Comune per avere ritardato l'approvazione del PRG denota ancora di piu' la mancata conoscenza delle norme primarie ed elementari in materia di Pubblica amministrazione. Preliminarmente voglio tranquillizzare i cittadini che il comune non dovrà pagare alcun costo per i carotaggi. La norma da sempre impone che i carotaggi devono essere eseguiti nelle zone edificabili e al momento in cui deve essere realizzata una costruzione; pertanto, le spese qualunque siano non sono a carico del comune, ma dell'impresa o del singolo cittadino che deve costruire. Concludo invitando tutti i candidati a documentarsi prima di lanciare allarmismi che non fanno bene alla politica".