"La Srr il primo passo, adesso è necessario individuare l'Aro"

Intervento di Vittorio Di Salvo sul tema dei rifiuti

MONREALE, 9 ottobre - "Occorre che il Comune proceda, quanto prima, all'affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto sulla base di una perimetrazione territoriale ben definita i cosiddetti Ambiti Raccolta Ottimali".

"Per fa rquesto necessita un corrispondente Piano d'intervento che dimostri che l'organizzazione del servizio nell'Aro rispetti principi di differenziazione, adeguatezza ed efficienza così come previsto dalla Legge Regionale 9/2010".

Parole di Vittorio Di Salvo, candidato alle Primarie del Partito Democratico, dopo la nascita, avvenuta qualche giorno fa della nuova società gi gestio, la Srr, che come afferma egli stesso "non è società di gestione ma società per la regolamentazione del servizio raccolta rifiuti. Le Srr non gestiscono nulla, regolamentano, dettano regole e controllano".

Nella sua disamina Di Salvo esterna le sue preoccupazioni per una situazione cheancora, lungi dall'aver trovato una soluzione, è ancora lontana dal traguardo. "Spero di sbagliarmi - aggiunge il candidato Pd - ma sembrerebbe che l'amministrazione comunale non abbia un dettagliato programma su rifiuti e che invece vi sia tanta, troppa confusione. La priorità da attuare il prima possibile è la ridefinizione del modello di raccolta differenziata in tutto il comprensorio comunale. Il nuovo sistema di raccolta deve prevedere l'eliminazione dei cassonetti stradali e la differenziazione di tutte le frazioni di materia che compongono i rifiuti solidi urbani e assimilabili. Dunque un modello di raccolta porta a porta spinto, che escluda il libero conferimento dei rifiuti. Tutti i rifiuti conferiti dagli utenti devono passare al vaglio degli operatori.

La differenziazione della frazione organica è l'anello più importante del processo. L'umido - prosegue Di Salvo - non può e non deve finire nell'indifferenziato: deve essere raccolto negli appositi sacchetti e deve essere portato al più vicino centro di compostaggio per il trattamento. Se non si differenzia la frazione organica, non si potranno raggiungere i livelli di raccolta differenziata previsti dalla vigente normativa. E' necessaria anche una politica di promozione del compostaggio domestico e una politica di premi ai comportamenti virtuosi con un riconoscimento economico al momento del calcolo della Tares. Inoltre, la tassa sui rifiuti deve prevedere la determinazione di una parte variabile calcolata in modo puntuale " chi più produce più paga" in base ai conferimenti di rifiuto indifferenziato.

La riuscita del progetto - sono ancora parole di Di Salvo - è subordinata ad un positivo coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e delle attività commerciali e ad una completa accettazione delle modalità di raccolta differenziata. Ogni singola famiglia e utenza dovrà essere istruita sulle esatte modalità di preparazione e consegna delle singole frazioni di materiali. L'informazione e la comunicazione avranno un ruolo importante per far comprendere l'utilità e la necessità di alcune scelte. E' essenziale comprendere le ragioni del cambiamento (i vantaggi). Differenziare non deve essere visto solo come un obbligo legislativo ed etico, ma soprattutto, come un'opportunità di miglioramento della qualità della vita. Grazie al riutilizzo e al riciclo, tutto può tornare a nuova vita invece di occupare discariche o finire incenerito".