Questione rifiuti: manca il sindaco, il Consiglio rinvia la seduta a martedì prossimo

Polemiche durante la discussione. Mirto: "Creiamo una commissione di vigilanza"

MONREALE, 10 ottobre -E' stata rinviata a martedì prossimo (ore 18) la seduta consiliare che servirà ad un confronto con l'amministrazione comunale per discutere la situazione rifiuti. Dopo poco più di un'ora di discussione il Consiglio ha deciso di rimandare tutto alla presenza del sindaco.

La seduta odierna era stata convocata per discutere del pignoramento da due milioni di euro vantato dalla società Tirreno Ambiente derivante dall'utilizzo della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea.

La situazione era stata spiegata preliminarmente dal'assessore al Bilancio, Giuseppe La Fiora, che aveva sottolineato come la vicenda si fosse sbloccata due giorni fa, quando nel corso di un vertice tra l'amministrazione e la stessa Tirreno Ambiente, il Comune di Monreale aveva manifestato la disponibilità a versare una quota di circa 800 mila euro, sommata ad altre somme che verseranno altri Comuni, in grado di sbloccare il pignoramento. Sulla stessa lunghezza d'onda il commissario liquidatore dell'Ato, Roberto Terzo, che aveva fatto pervenire una lettera in Consiglio nella quale aveva spiegato l'iter della questione.

Polemico il consigliere Pippo Lo Coco, che aveva chiesto la convocazione del Consiglio per discutere la tematica. "Quello dell'amministrazione sembra un giochetto da mago Zurlì. Viviamo la stessa emergenza dal '99 e da allora non si è visto alcun cambiamento di rotta, nè alcun beneficio. La differenziata resta un miraggio e chi la effettua non trae alcun vantaggio. Gli Ecocentri non funzionano e la gestione è fallimentare.

Per Santo D'Alcamo, invece "l'amministrazione ha perso una grande occasione, che è quella di esercitare il controllo sull'Alto Belice Ambiente. Il pignoramento che oggi discutiamo è l'ennesimo atto di inadempienza. I cittadini non chiedevano qualcosa di straordinario. E' inconcepibile che un consigliere d'amministrazione di maggioranza di una spa non si sia mai preoccupato di esercitare un controllo. In questi quattro anni questa amministrazione , ha avallato questo eccessivo costo del servizio, questa gestione scellerata, senza mai alcuna verifica".

Sul mancato controllo si sofferma pure Salvino Mirto, capogruppo del Pd. "Mai istituita una commissione di controllo sulle partecipate. Siamo stati tenuti fuori e questo è grave. Il Consiglio comunale non ha mai esercitato un controllo verificando i costi. Occorre un confronto aperto, senza polemiche,in Consiglio comunale per capire come funzionerà la nuova gestione". Possibilsta Angelo Venturella: L'eredità dell'Ato è un'eredità pesantissima a costo del costo eccessivo del servizio. Sono disponibile ad istituire una commissione di vigilanza sull'Ato per trovare il bandolo della matassa".

Massimiliano Lo Biondo era stato buon profeta qualche mese fa: "Avevo già paventato il rischio contenziosi già ad aprile. Poi a luglio, con la nostra pregiudiziale, abbiamo chiesto una dettagliata relazione, ma da allora non è arrivato nulla. Adesso arriva il pignoramento, ma il commissario liquidatore non si presenta in aula. C'è il rischio di altri contenziosi. Riaggiorniamoci , perchè l'Ato deve venire qui a spiegare cosa sta succedendo".