Da cinquant’anni “due colonne della sanità monrealese”: medaglia d’oro alla carriera per Bina Ferraro e Serafino Terzo

La cerimonia di consegna si è svolta oggi nella sede dell’Ordine dei Medici di Palermo. LE FOTO

PALERMO, 14 settembre – “Due colonne della sanità monrealese”. Così sono stati affettuosamente definiti da Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Bina Ferraro e Serafino Terzo che oggi pomeriggio, nella splendida cornice di Villa Magnisi, sede provinciale dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri, hanno ricevuto il meritatissimo “premio alla carriera” nel corso della cerimonia di consegna delle medaglie d’oro, per alcuni medici della provincia.

Il presidente dell’Ordine, insieme al direttivo ha fortemente voluto questa cerimonia per tributare il giusto riconoscimento a quei medici che durante i 50 anni di attività professionale si sono distinti per competenza, umanità e professonalità, così da trasmettere alle nuove generazioni di medici i valori e l’amore per la professione che devono essere alla base della loro attività.
In questa occasione sono stati premiati una ventina di medici tra i quali ex cattedratici di chiara fama come Il professore Giuseppe Licata Internista del Policlinico di Palermo così come il neurologo Rosolino Camarda, l’oculista Gaetano Lodato, il cardiologo Augusto Canonico, il chirurgo pediatra Manlio Lo Cascio e ancora.
Il presidente Amato ha voluto premiare anche, “due colonne della sanità monrealese ” così come le ha definite “che si sono distinte nella loro attività professionale risultando di esempio per le nuove leve”: si tratta, come detto, della pediatra Bina Ferraro, per tanti anni all’Ospedale dei Bambini di Palermo e il cardiologo Serafino Terzo, in forza per decenni all’ospedale Civico.
Nel corso del loro intervento sia la dottoressa Ferraro, che il dottore Terzo hanno ripercorso gli anni della loro attività professionale, ricordando i sacrifici ma anche le grandi soddisfazioni che la professione ha regalato loro, auspicando per le nuove generazioni di perseguire, sempre e comunque, i principi etici e le regole deontologiche che sono alla base del giuramento di Ippocrate.