Palermo, avevano svaligiato un negozio chiuso gestito da cinesi: arrestati dai carabinieri

Simone Arnone e Giuseppe Caccamo sono stati beccati nei pressi di piazza Ballarò

PALERMO, 5 settembre - Ieri pomeriggio l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile, impegnata in un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, è stata inviata dalla centrale operativa in via Maqueda presso un’attività commerciale di proprietà di un cittadino di nazionalità cinese, al momento chiusa perché sottoposta a sequestro preventivo.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno constatato che ignoti malfattori dopo avere sfondato la vetrata dell’attività commerciale, utilizzando verosimilmente un corpo contundente, si erano introdotti all’interno del locale ed avevano asportato parte della merce ivi custodita lasciando il magazzino a soqquadro.

Nel corso dei successivi accertamenti, i militari avendo notato che nel vicino vicolo delle Pergole, proprio sulla sede stradale, erano presenti diverse scatole vuote certamente riconducibili al furto consumato poco prima, seguendo le tracce giungevano nella limitrofa piazzetta Ballarò, dove subito notavano due individui intenti a sistemare della merce, tra cui proprio ombrelli, batterie, kit per doccia ed altri oggetti, sul marciapiede per la successiva vendita.

Subito bloccati, i due individui sono stati identificati in Simone Armone, palermitano di 41 anni e Giuseppe Caccamo, anch’egli palermitano di 19, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, i quali vistisi scoperti tentavano di allontanarsi senza riuscirci.

Dagli immediati accertamenti emergeva subito che tutta la merce posta sul marciapiede e già suddivisa per tipologia era certamente riconducibile al furto consumato poco prima nella limitrofa via Maqueda e, per tale motivo, sia Arnone, che Caccamo sono stati condotti in caserma dove venivano tratti in arresto per furto aggravato e ricettazione.

Sono in corso ulteriori accertamenti dei Carabinieri finalizzati all’individuazione degli ulteriori complici che abbiano partecipato al furto presso l’attività commerciale di via Maqueda. La merce del valore complessivo di duemila euro è stata posta sotto sequestro.

Nella giornata odierna sono stati condotti presso il Tribunale di Palermo a seguito dell’udienza tenutasi con rito direttissimo, dopo la convalida degli arresti entrambi sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora.