Palermo, avrebbe gestito gli affari del clan: in manette l’avvocato Marcatajo

E’ stato arrestato stamattina dalla Guardia di Finanza nella sua villa di Mondello

PALERMO, 12 gennaio - La Guardia di Finanza ha arrestato il noto avvocato palermitano, Marcello Marcatajo, 69 anni, con l'accusa di avere gestito gli affari dei boss del clan Acquasanta di Palermo. Insieme al legale sono finite in carcere altre otto persone accusate, a vario titolo di associazione mafiosa.

L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Vittorio Teresi e dai pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene e condotta dal Nucleo Speciale della Polizia Valutaria. Il legale, che si sarebbe occupato soprattutto della gestione degli immobili del costruttore mafioso Vincenzo Graziano e del boss Vito Galatolo, è accusato di riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti, con l' aggravante di aver agevolato Cosa nostra. Il ruolo di Marcatajo negli affari del clan sarebbe emerso da alcuni documenti sequestrati all'imprenditore dagli investigatori e poi confermato da Galatolo, passato tra le file dei collaboratori di giustizia. Il professionista è stato intercettato per mesi: dalle conversazioni registrate emergono i timori di Marcatajo che, dopo il pentimento del capomafia, era preoccupato di essere arrestato. In carcere è finito anche un ingegnere, Francesco Puccio, 67 anni.