Il modo di comunicare di don Corrado Lorefice diventa oggetto di una tesi di laurea

La tesi di laurea viene consegnata a don Corrado Lorefice

La giovane studentessa Marta Giustino ha “studiato” la tecnica dell’arcivescovo di Palermo che “dà voce a chi non ha voce”

PALERMO, 26 marzo - Marta Giustino, ventiquattrenne palermitana del rione Falsomiele, ha concluso il suo primo percorso di studio, presso l’Università di Palermo, conseguendo la laurea triennale in Scienze della Comunicazione per i Media e le istituzioni con una tesi, assai singolare e suggestiva, su “Il modo di comunicare del nuovo arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice“.

Relatore il docente di Teoria e tecniche della Comunicazione pubblica professore Lino Buscemi. La singolarità dell’elaborato è dovuta al fatto che è la prima volta che nel Dipartimento di Culture e Società dell’Ateneo si sia discussa una tesi di laurea che ha come oggetto la comunicazione del vertice della archidiocesi palermitana. In passato i laureandi si erano spesso soffermati sulla comunicazione di alcuni pontefici (come Giovanni Paolo II) o di figure carismatiche della dottrina e del pensiero cattolico. Il “carattere” suggestivo della tesi emerge, invece, quando la neolaureata si sofferma su Don Corrado che “con la sua personalità accogliente e la voglia di dialogo sta riportando serenità e speranza in una città ricca di pregi e contraddizioni come Palermo. Lorefice si commuove spesso, come si è visto nel corso dei suoi discorsi d’insediamento, e sovente usa una comunicazione d’impatto fatta anche di gestualità (“coniuga magistralmente i movimenti del corpo con ciò che dice”)”.

Accarezza i bambini, abbraccia le persone, non disdegna qualche selfie con i giovani. E’ perfettamente in linea con papa Bergoglio, ma anche con il messaggio di padre Pino Puglisi”. Ed ancora: Don Corrado ha un’attenzione speciale verso gli ultimi e si sforza di dare loro voce e sostegno. Non a caso ha visitato i bambini malati ricoverati all’ospedale pediatrico “Di Cristina”; ha celebrato la sua prima messa da vescovo, dopo quella in Cattedrale, nel carcere dell’Ucciardone accolto calorosamente dai detenuti; si è interessato costantemente delle difficilissime problematiche riguardanti i migranti accolti, i “senzatetto”, i precari e i disoccupati. Naturalmente si è subito occupato del “governo” della vasta e complessa diocesi palermitana, non tralasciando di curare i rapporti con il clero, il mondo laicale e quello interreligioso. A giudizio di Marta Giustino, anche la scelta di farsi chiamare “Don Corrado” rafforza lo spontaneo proposito di mettere i suoi interlocutori a loro agio, senza “barriere” o protocollari “distanze”.

La comunicazione di Lorefice, insomma, “è sempre molto sobria. Il vescovo usa parole semplici, alla portata di tutti, che offrono l’immediatezza del messaggio evangelico”. Inoltre il nuovo pastore della chiesa palermitana “non si limita a incitare gli altri a fare qualcosa, ma si impegna in prima persona e ritiene importante la comunicazione dei mass media per dare voce a chi non ha voce”. Ad una settimana dal suo insediamento – sottolinea Marta - Don Corrado Lorefice è già all’opera e si impegna in prima persona per dare un tetto ai poveri e ai senza casa. Esorta le istituzioni a fare la propria parte, a mettere in campo risorse umane ed economiche per andare incontro alla gente. Non è un illuso, sa che c’è tanta burocrazia da affrontare ma vuole aiutare quelle famiglie palermitane a sentirsi a casa , a trovare un tetto. Coerentemente con una Chiesa che si spoglia dei suoi beni per stare più vicina ai poveri, anche i preti e gli arcivescovi devono prediligere una vita semplice, priva di eccessi. “La Chiesa – dice Lorefice – nel suo cammino deve assomigliare al Signore: non si può essere Messia dei poveri e cercare il potere in questo mondo….. può avere una casa , il clero, ma non i castelli. Questa è la Chiesa vera, quella di padre Puglisi, anche quella di Biagio Conte. Una Chiesa semplice.”

Nella tesi vengono puntualmente analizzati, anche, gli strumenti di comunicazione della diocesi, dal sito internet istituzionale (www.diocesipa.it) a Radio Spazio Noi nata nel 1990, fino al portale della Pastorale della cultura Tuttavia.eu che “ si propone di dare voce a tutte le diverse componenti della Chiesa e della società palermitana e consente ai lettori di fornire il proprio contributo che arricchisca il confronto tra idee diverse”.
Giovedì scorso, nel corso di un lungo e cordiale incontro a Palazzo Arcivescovile, la neo laureata Marta Giustino, accompagnata dal docente-relatore Lino Buscemi, ha “consegnato” una copia della sua tesi, personalmente, all’arcivescovo Don Corrado.