“Bellezza ed inganno: il difficile mondo delle dipendenze”

Conferenza della Psicocriminologa Iva Marino con gli studenti del liceo scientifico Benedetto Croce

PALERMO, 11 aprile – Si è svolta stamattina, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Benedetto Croce di Palermo, la conferenza dal titolo “Bellezza ed inganno: il difficile mondo delle dipendenze” tenuta da Iva Marino, psicocriminologa che ha parlato ai docenti presenti ed ai numerosi studenti del difficile mondo delle dipendenze.

L’iniziativa è stata coordinata dalla professori dell’istituto, ed ha avuto come obiettivo quello di dare dei suggerimenti e consigli ai ragazzi sulla gestione dei nuovi sistemi informatici, social e anche su tutto cio’ che provoca dipendenza. “Oggi – ha detto la dottoressa Marino- vi è la paura di essere colti alla sprovvista e rimanere indietro. Ciò che conta è la velocità, non la durata. Ancora, nessuna epoca quanto la nostra ha accumulato sull'uomo conoscenze cosi numerose e cosi diverse. Eppure, nessuna epoca ha saputo meno che cosa è l'uomo. Assistiamo oggi al tramonto del sacro, alla caduta degli dei, in un'epoca in cui è difficile essere figli e genitori. I figli non si sentono più protetti dai genitori, che spesso sono intrappolati in un egocentrismo confuso.

Corriamo il rischio di vedere i giovani trasformati in individui in cui prevalgono solo motivazioni utilitaristiche, dove è implicito assistere all'affievolimento dei legami sociali e ad un crescente senso di solitudine”. “Molti giovani – ha continuato - si trovano quindi in una condizione di disagio psicologico che viene descritta in letteratura col nome di sindrome amotivazionale, le cui caratteristiche principali sono "riduzione delle attività", compromissione del giudizio e delle abilità comunicative, mancanza di ambizione e di progettualita' a lungo termine. Spesso essi accumulano frustrazioni, in una società dell'immediatezza, del gesto, dello zapping e non delle parole. ricevono comunque centinaia di impulsi e coinvolgimento da "stimolanti dell'apparente bellezza".

Le sostanze "stimolanti..uso di camnabinoidi" e i "ladri del tempo"(cellulare, internet, videogiochi,ecc) assumono il significato della gratificazione immediata”. “L'uso di qualsiasi droga – Ha concluso la dottoressa Marino -interferisce con il normale funzionamento cerebrale, alterando percezioni, pensieri, azioni, ricordi. Tutte le droghe e l'alcol, soprattutto in particolari anni di vita, possono causare anomalie gravi nel funzionamento neuropsichico dell'individuo. Stretta è la connessione fra violenza e dipendenza”.