Libero Grassi voleva affermare il suo diritto di fare l’imprenditore in una terra di mafia

Commemorazione stamattina dell’uomo che si oppose al pizzo, ucciso 26 anni fa

PALERMO, 29 agosto – “La città di Palermo oggi si riunisce per ricordare un grande uomo che voleva affermare il diritto di essere imprenditore in terra di mafia, diritto che gli è stato barbaramente negato dalla violenza, dal silenzio e dall'omertà in un tempo in cui la mafia aveva ancora il volto delle istituzioni".

Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a margine della commemorazione di Libero Grassi, l'imprenditore che il 29 agosto del 1991 fu ucciso dalla mafia, in via Vittorio Alfieri, per essersi ribellato al racket delle estorsioni. "Oggi sicuramente quel tempo è alle nostre spalle - ha continuato Orlando - e anche se la mafia esiste ancora, non ha più il volto delle istituzioni e gli imprenditori onesti non vengono più lasciati soli. Il recupero del grande e splendido parco a lui dedicato ad Acqua dei Corsari è un modo per ricordare Libero Grassi e anche le bellezze di questa terra, libere finalmente dall'ipoteca mafiosa".
Alla cerimonia di questa mattina erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il vice sindaco Sergio Marino e l'assessore alle Attività Produttive, Giovanna Marano.

Dopo la commemorazione il sindaco Orlando, insieme al presidente del Senato Pietro Grasso e al prefetto Antonella De Miro, si è recato presso il bar Aurora, in via Buonriposo, dove si è tenuta una colazione di consumo critico e solidarietà al titolare che ha denunciato il pizzo.
"Oggi più che mai occorre stare vicino agli operatori economici e agli imprenditori che denunciano il pizzo, dando un contributo di dignità alla città e al loro lavoro - ha dichiarato Orlando -. Insieme si può vincere questa battaglia, che è anche una battaglia culturale che si costruisce con l'impegno di tutti e di ciascuno".