Palermo, un uomo accoltella l'ex genero e insieme al figlio ne aggredisce i familiari: arrestati

I due sono ora accusati, rispettivamente, di tentato omicidio e lesioni aggravate in concorso nonché di lesioni aggravate

PALERMO, 12 settembre - Aspre liti familiari sorte in seguito alla separazione della figlia e ripetuti dissidi tra la famiglia di questa e l’ex coniuge, causati da questioni inerenti alla ripartizione di beni materiali, avrebbero spinto un uomo di 63 anni ad accoltellare l’ex genero all’uscita dal suo palazzo.

Il fatto, avvenuto in via Oreto nel mese di luglio, è costato alla vittima ben 40 giorni di prognosi per via delle molteplici ferite da arma da taglio riportate sia sui fianchi che sull’addome, ma gli episodi violenti non si sono conclusi qui.

Responsabile della seconda aggressione, stavolta ai danni di due parenti dell’ex cognato, anche il figlio di 33 anni, residente nel quartiere Falsomiele. Anche stavolta per le vittime, picchiate con un bastone mentre si recavano a far visita al congiunto degente all’ospedale Civico, è stato disposto il ricovero e le prognosi sono state rispettivamente di 15 e 20 giorni. Sono occorsi circa due mesi di indagini, condotte dagli agenti di polizia appartenenti alle sezioni “Omicidi” e “Contrasto al crimine diffuso”, prima che venisse eseguita l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due uomini.

Il 63enne è stato trasferito in carcere e dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio e di lesioni aggravate in concorso, mentre il figlio si trova agli arresti domiciliari ed è accusato di lesioni aggravate. Molteplici attriti riguardanti la riconsegna di doni di nozze e il mantenimento avrebbero costituito le fondamenta delle pericolose azioni perpetrate dai due indagati, elaborate dalle forze dell’ordine grazie alle immagini rilevate da alcune telecamere di sorveglianza, all’esame dei referti rilasciati dai nosocomi e alle testimonianze raccolte.