Ospedale dei bambini, gli auguri del Soccorso Alpino Siciliano arrivano dall'alto

I “Babbo Natale” si sono calati dal tetto con delle funi

PALERMO, 20 dicembre – Il soccorso dell'anima per i piccoli degenti al posto della solita attività istituzionale per gli interventi in ambiente impervio. E' stato questo il leit motiv dell'iniziativa che ha visto impegnata stamattina la Stazione Palermo del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano all’ospedale pediatrico “Giovanni Di Cristina” di Palermo.

D'intesa con la direzione sanitaria del nosocomio e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, quindici tecnici del Sass in costume da Babbo Natale si sono calati dai tetti del padiglione “Biondo” bussando alle finestre dei reparti e intrattenendosi dove possibile a distanza con i bimbi. Una volta toccata terra hanno visitato i vari piani distribuendo giocattoli donati dalla Caritas.
“Per una volta abbiamo voluto derogare ai nostri compiti istituzionali per offrire qualche attimo di serenità ai bambini ricoverati in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia”.

“Pur seguendo scrupolosamente le regole per il contrasto al Covid-19 abbiamo pensato – ha spiegato Nicoletta Salvato, responsabile Educazione e promozione della salute dell'Arnas Civico Di Cristina e Benfratelli - di somministrare ogni giorno una piccola pillola di spensieratezza e di pace attraverso le varie associazioni che si altereneranno con le loro iniziative. Si comincia oggi con i Babbo Natale del Soccorso Alpino che scendono dai tetti e si finisce il 6 gennaio, sempre col Soccorso Alpino, con la Befana che “volerà” attraverso il cortile portando doni”.

Da parte sua il direttore generale dell'Arnas, Roberto Colletti, ha parlato di “una iniziativa che cerca di portare normalità in un momento di grande difficoltà”. “I bambini – ha sottolineato il manager – hanno diritto a cure più umane rispetto agli adulti e quindi abbiamo ritenuto che i piccoli degenti ricoverati nei nostri reparti durante le feste natalizie avessero la necessità di viverle in maniera più serena facendo portare loro gli auguri dai Babbo Natale venuti dall'alto”.