Sarebbero vicini a Matteo Messina Denaro, sequestro per 50 milioni di euro alla famiglia Niceta

sequestro niceta

Azione condotta dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri. IL VIDEO

PALERMO, 6 dicembre - Un ingente patrimonio, costituito da diversi complessi aziendali, attività commerciali, immobili di pregio e disponibilità finanziarie, del valore complessivo di circa 50 milioni di euro, è stato sequestrato in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo nei confronti della famiglia di Niceta, noti imprenditori di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Interessato dal provvedimento di sequestro è il nucleo familiare che vede come capostipite Mario Vittorio Massimo Niceta, di 71 anni, operante, con varie ramificazioni ed anche attraverso i figli e i congiunti di quest'ultimi, in diversi settori commerciali della città.

Il sequestro nasce da un'articolata attività di indagine svolta congiuntamente dalla Guardia di Finanza di Palermo, dal Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Roma (S.C.I.C.O.) e dal R.O.S dell' Arma dei Carabinieri, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, nella persona del Procuratore Aggiunto, Vittorio Teresi e del Sostituto Procuratore della Repubblica, Pierangelo Padova. La ricostruzione patrimoniale, che prende spunto da numerose attività d'indagine svolte dal R.O.S. dell'Arma dei Carabinieri, ha permesso di definire le infiltrazioni di "Cosa Nostra" e dei suoi leader storici, fra cui Matteo Messina Denaro, negli affari delle società appartenenti ad un gruppo imprenditoriale che è leader da molti anni in Sicilia nel settore della vendita al dettaglio di articoli per l'abbigliamento, di accessori e di preziosi.

Secondo gli indizi, scaturiti dalle risultanze di precedenti indagini, il gruppo imprenditoriale interessato dal sequestro risulterebbe, sin dai primi anni '80, in rapporti di contiguità con esponenti di primo piano di "Cosa Nostra" palermitana, in particolare con i fratelli Giuseppe e Filippo Guttadauro (quest'ultimo cognato di Matteo Messina Denaro, per averne sposato la sorella, Rosalia Messina Denaro), con i quali avrebbe condiviso una serie di interessi economici, in una logica di reciproco vantaggio, consentendo di espandersi notevolmente sul territorio palermitano e trapanese.

I rapporti con il sodalizio mafioso di riferimento (mandamento di Brancaccio) si intrecciano con le vicende che hanno caratterizzato gli assetti di alcune imprese costituite in quel periodo, attive nel settore dell'edilizia, che hanno visto nel tempo diversi cambi di denominazione e modifiche alla struttura societaria, almeno da punto di vista formale.

Alcune imprese create dal capostipite del gruppo imprenditoriale avrebbero, nel tempo, trasferito la proprietà e/o le cariche a diversi soggetti ritenuti "vicini" ad esponenti della criminalità organizzata palermitana. Il gruppo imprenditoriale opera attualmente attraverso un articolato complesso di società, dislocate in diverse province della Sicilia.

Giuseppe Guttadauro, 65 anni, è stato arrestato nel 2002, per associazione mafiosa. Sempre nel 2002 è stato colpito anche da ordinanza di custodia cautelare (indagine "Ghiaccio" del R.O.S. dei Carabinieri), per associazione mafiosa ed estorsione aggravata, in quanto ritenuto il "reggente" del mandamento di Palermo-Brancaccio. Sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, nel 2006, è stato condannato dalla Corte d'Appello di Palermo a 13 anni e 4 mesi di reclusione.

Filippo Guttadauro, 62 anni, nel 2006 è stato sottoposto a fermo per associazione mafiosa ed estorsione. Nell'ambito del relativo procedimento, nel 2008, la Corte d'Appello di Palermo lo ha condannato a 14 anni di reclusione. In tale procedimento era emersa, tra l'altro, il ruolo di raccordo lui svolto nelle comunicazione tra i latitanti Bernardo Provenzano ed il cognato Matteo Messina Denaro. Lo stesso, inoltre, è risultato in stretti rapporti con Giuseppe Grigoli, 64 anni, originario di Castelvetrano, il quale, secondo le indagini, avrebbe avuto un ruolo determinante nell'apertura di due esercizi commerciali all'interno del centro commerciale "Belicittà" di Castelvetrano, centro di convergenti interessi imprenditoriali riconducibili al sodalizio mafioso capeggiato da Matteo Messina Denaro.

Tra i beni sottoposti a sequestro si annoverano 11 società e relativi complessi aziendali, con sede in Palermo e provincia, esercenti l'attività di gestione di beni immobili, vendita di preziosi, intrattenimento e commercio al dettaglio di abbigliamento, 12 fabbricati, 23 terreni, 16 automezzi, 5 quote societarie e disponibilità finanziarie.

Questo l'elenco completo di tutti i beni sequestrati:

Decreto di sequestro nr. 203/13 R.M.P. emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di:

• NICETA Mario Vittorio Massimo, nato a Palermo il 05/05/1942;
• NICETA Piero, nato a Palermo il 18/01/1970;
• NICETA Olimpia, nata a Palermo il 29/01/1971;
• NICETA Massimo, nato a Palermo il 30/10/1973.

BENI IN SEQUESTRO:

- quota del 50% della "NICETA S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti", in liquidazione;
- quota del 80% della "PRO.SE.CO. Promozioni Servizi Commerciali S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio minuto di abbigliamento uomo, accessori abbigliamento, intimo";
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "P.V.P. di Mario NICETA E C. S.a.s.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria";
- appartamento sito a Palermo;
- conti correnti e deposito titoli, polizze vita;
- autovettura Fiat Doblò;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "CONI Distribuzione S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio all'ingrosso di abbigliamento e accessori";
- rapporti bancari;
- autovettura BMW X6 XDRIVE 35D;
- autovettura FIAT DUCATO 2.8 TD
- quota del 50% della "G.S.C. Gestione Servizi Commerciali S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "NIC.IMM. S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "locazione immobiliare di beni propri";
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "NICO S.r.l.", con sede a Palermo, Corso Camillo Finocchiaro Aprile nr. 171, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- Motoveicolo YAMAHA YP 250R;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "NI.BOR. S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- autovettura NISSAN JUKE;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "SI.PA S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- motoveicolo elettrico LUKAS TWO EVA 125;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "SO.COM. SOCIETA' COMMERCIALE S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- autovettura FIAT PANDA 1.2;
- autovettura FIAT IDEA 1.4 16V;
- Motoveicolo HONDA SH 150;
- Motoveicolo PIAGGIO BEVERLY 300;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "PMB FASHION S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio all'ingrosso di abbigliamento e accessori";
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "NI.AG. S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "commercio al dettaglio di confezioni per adulti";
- quota del 25% della "OLIMPIA S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "locazione immobiliare di beni propri";
- immobili in Palermo e Cefalù (PA
- Motoveicolo BMW K 1200 R.
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "MIDES Immobiliare S.r.l.", con sede a Palermo, proprietaria di diversi immobili e terreni in Palermo e provincia;
- intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della "MIDES Management S.r.l.", con sede a Palermo, esercente l'attività di "discoteche, sale da ballo night";
- quota pari al 50% del capitale sociale pari ad € 10.000,00, della "YACHTING CLUB Terrasini S.r.l.", con sede a Terrasini (PA);
- rapporti bancari e prodotti finanziari;
- motoveicolo BMW R80,;
- autovettura SMART FORTWO 1000;
- imbarcazione denominata "Ghibli", della lunghezza di 26,5 mt., con peso di 111 tonnellate.

VALORE DEI BENI IN SEQUESTRO: € 50.000.000,00 CIRCA.