Fiori di zucca fritti in pastella

Cosi ri capricciu e grapipitittu

Direi che ci siamo. Il periodo è quello giusto...Ora è solo il momento di sfruttarne la versatilità. Di che sto parlando?

 

Siamo a novembre e quale "strano" ortaggio si usa nelle nostre tavole, cotto nei modi più disparati??? Ultimamente, viene anche utilizzata come addobbo, per festeggiare "Halloween", festività che gli americani hanno ormai esportato anche in Italia, soppiantando, per fortuna solo in parte, le nostre vecchie tradizioni.

Originaria dell'America centrale, la zucca appartiene alla famiglia delle cucurbitacee. Anche se si trova durante tutto l'anno, il periodo migliore per consumarla è la stagione invernale. Estremamente versatile, ha un sapore molto delicato e per questo motivo si presta a moltissime preparazioni in cucina. Nel comprarle, scegliete quelle più grosse, dal colore arancio lucido, che siano sode al tatto, pesanti e con la buccia liscia.

La zucca si presta a mille ricette: si consuma cotta al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, a spezzatino con le patate ed il prezzemolo.

La preparazione tipicamente siciliana di quest'ortaggio, è però fritta in agrodolce, condita con aglio, menta e sfumata con l'aceto, che a Palermo prende il nome di "Ficatu ri Setticannoli".

'U ficatu è il fegato, mentre "Setticannoli" è riferito allo storico mercato popolare della "Vucciria". Al centro della piazza di questo mercato, infatti , c'è la famosa fontana del Garraffello, che conta sette cannelli (cannoli) per l'uscita dell' acqua, indispensabile agli usi del mercato stesso.

Il fegato, inteso come frattaglia, con la zucca non ha ovviamente nulla da spartire. E' piuttosto la definizione attribuita al piatto dai nostri avi, i quali, memori di un passato durante il quale le famiglie povere non potevano certamente permettersi la carne, per non sentirsi da meno rispetto ai nobili, sostituirono l'ingrediente principale con quest'ortaggio.

Della zucca si consumano i semi ('a simienza), che, cosparsi di sale ed essiccati al sole, garantiscono il passatempo pomeridiano e domenicale di molti palermitani, ed i fiori.

Questi ultimi, sono l'ingrediente principale della nostra ricetta. Utilizzati anche per la preparazione di ottimi risotti, generalmente vengono consumati fritti in pastella, sia semplici sia ripieni.

A tavola per i siciliani... ogni lassata è pirduta!

 

 Ingredienti per 4 persone: 8 fiori di zucca, una mozzarella, 4 filetti di sarde salate (o alici sott'olio), 50 grammi di farina 00, 50 grammi di farina rimacinata, un cucchiaino di lievito per preparazioni salate, sale, acqua frizzante ed olio per friggere q.b.

 

PREPARAZIONE 

Lavare i fiori, privarli delicatamente del picciolo e farcirli al centro con un pezzetto di mozzarella ed uno di sarda salata, precedentemente lavata sotto l'acqua per togliere il sale in eccesso.

Preparare la pastella mettendo in una ciotola i due tipi di farina, il lievito ed amalgamare il tutto con l'acqua frizzante. La pastella ottenuta dovrà avere una consistenza leggermente cremosa, mediamente densa non liquida.

Immergete i fiori nella pastella, avendo cura di chiudere per bene le estremità superiori e friggeteli nell'olio molto caldo.

Scolateli su carta assorbente ed aggiungere un pizzico di sale.

N.B.: vanno mangiati caldissimi!