Il presidente del Senato, Pietro Grasso al fianco delle iniziative di Addiopizzo

La seconda carica dello Stato ha seguito la celebrazione in cattedrale. LE FOTO

MONREALE, 30 novembre – La presenza dello Stato, anche quando si limita a quella, è già di per sé importante per testimoniare l'affermazione dei princìpi di legalità e di giustizia. Può essere letta in questo modo la partecipazione del presidente del Senato, Pietro Grasso alla celebrazione che si è tenuta stamattina in cattedrale.

Oggi, alla presenza dell'arcivescovo, monsignor Michele Pennisi, la seconda carica dello Stato, assieme a tante altre autorità civili e militari, ha voluto fare da testimonial all'iniziativa, iniziata ieri, con cui l'associazione Addiopizzo ha inteso ribadire la propria azione in un territorio, quello della provincia, dove spesso più presente e più ingombrante è la presenza della mafia.

La funzione religiosa, coincidente con la prima domenica d'Avvento, tra l'altro, è servita all'accoglienza di quaranta nuovi catecumeni, che si sono presentati alla Chiesa cattolica, dopo il loro percorso formativo, in attesa di ricevere il battesimo durante la veglia di Pasqua.

A proposito dell'Avvento di Cristo, il Presule ha detto: "Ne ha bisogno il mondo ancora così duramente segnato dal male. Ne hanno bisogno i numerosi paesi schiacciati dalla guerra, i cristiani perseguitati in Iraq, in Siria ed in altri paesi oggetto di barbare violenze sotto il silenzio vergognoso e complice di tanti, i milioni di poveri che continuano a morire di fame, gli immigrati che approdano sulle nostre coste a cui non danno risposte adeguate le vecchie e stanche nazioni europee che sembrano aver dimenticato la pietà e l'amore, i cuori di tanti uomini e donne che desiderano un futuro aperto alla speranza.

Ne ha bisogno la nostra bella e martoriata Isola dove la crisi economica mette in difficoltà tante famiglie, dove tanti hanno perso il lavoro, dove la piovra della mafia continua la sua presenza nefasta con le piaghe cancrenose dell'usura e del pizzo, dove tanti giovani sono costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, dove molti ragazzi evadono l'obbligo scolastico o formativo nell'indifferenza se non nella complicità di coloro che avrebbero la responsabilità di evitarlo".