Cosa ne pensa la gente delle omelie dei sacerdoti? Dibattito "on line" di don Vincenzo Noto

Il direttore della Caritas diocesana lancia un'altra discussione sul suo sito

MONREALE, 12 febbraio - Cosa pensa la gente delle omelie dei sacerdoti? Lo chiede (e se lo chiede) don Vincenzo Noto, direttore della Caritas diocesana di Monreale, che apre un dibattito sul suo sito personale.

Dopo aver aperto una vivace discussione on line sulla questione etica delle cosiddette “escort”, che è stata ripresa pure dai principali mezzi di informazione nazionali, don Vincenzo sul suo sito (www.vincenzonoto.it) punta l’attenzione sul messaggio domenicale dei sacerdoti che arriva (se arriva) ai fedeli.

«Al dibattito che abbiamo aperto sulla grave situazione etica che sta attraversando il nostro paese per le note vicende che riguardano la vita privata del presidente del Consiglio – scrive don Vincenzo – hanno partecipato parecchi giornalisti e uomini  di cultura, nonché semplici cittadini che hanno voluto esprimere liberamente il loro pensiero. Ma adesso vorremmo aprire un nuovo capitolo che si presenta abbastanza problematico. Che cosa ne pensano delle omelie domenicali i fedeli che partecipano alle celebrazioni liturgiche? Chi in qualche occasione non ha espresso il proprio pensiero (di solito in negativo) sulle prediche dei sacerdoti alzi la mano! Ma vogliamo passare dalla fase della critica anche a quella di una leale collaborazione con chi quelle omelie è chiamato a farle e spesso si pone non meno problemi di chi ascolta? Non limitiamoci soltanto a fare osservazioni solo in privato privando gli altri del nostro aiuto – conclude il sacerdote - Facciamoci coraggio e superiamo un certo pudore sapendo che interveniamo con volontà positiva e per  il bene di tutta la comunità».