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Protocollo d’intesa con il ministero della Giustizia: porte delle parrocchie aperte pe scontare pene alternative al carcere

Monsignor Pennisi: “La Chiesa vuole contribuire alla redenzione”

CARINI, 13 luglio – L’Arcidiocesi di Monreale metterà a disposizione le proprie parrocchie per quei detenuti che, dovendo scontare la pena, potranno farlo con misure alternative. È questo l’aspetto più importante del protocollo d’intesa sottoscritto ieri con il Ministero di Grazie e Giustizia.

La ratifica è avvenuta ieri pomeriggio al castello di Carini, alla presenza di numerose autorità ed è stata siglata dall’arcivescovo di Monreale da una parte e dal Ministro, Andrea Orlando, dall’altra. L’evento era organizzato dall’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi, don Angelo Inzerillo.
Occasione per l’importante appuntamento è stato il convegno “Espiazione della pena e diritti fondamentali della persona”, organizzato pure dal Movimento Cristiani Lavoratori e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, relazioneranno il Presidente del Tribunale di Palermo, Salvatore Di Vitale, il Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Santi Consolo, il Garante detenuti Regione Sicilia, Giovanni Fiandaca, l’Ordinario Diritto Penale Università di Palermo, Bartolomeo Romano.
Il protocollo ha lo scopo di promuovere azioni concordi di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento di persone in esecuzione penale; promuovere la conoscenza e lo sviluppo di attività riparative a favore della collettività; favorire la costituzione di una rete di risorse che accolgano i soggetti ammessi a misura alternativa o ammessi alla sospensione del procedimento con messa alla prova che hanno aderito ad un progetto riparativo.
“La chiesa vuole contribuire alle redenzione di chi ha sbagliato violando le leggi – ha detto monsignor Pennisi – invitando alla conversione, al pentimento e a una riparazione costruttiva del male fatto”.