La storia del piccolo Frank, juventino africano

Per il bambino malato è stata avviata una campagna di raccolta fondi coordinata dalla diocesi di Monreale

MONREALE, 16 febbraio – Dopo essere tornato dalla sua recente missione in Tanzania, dove opera una missione alla cui realizzazione ed al cui sviluppo ha contribuito la diocesi di Monreale, l’arcivescovo monsignor Michele Pennisi ci ha segnalato una campagna avviata per fornire un aiuto concreto ad un bambino africano particolarmente sfortunato, che versa in precarie condizioni di salute per il quale sono necessari dei fondi e del quale raccontiamo la storia.

Frank adesso ha 11 anni. E’ un Masai intelligente e vivace come tanti altri bambini. A nove anni giocando ad arrampicarsi sugli alberi cade e resta immobilizzato. I genitori, nella loro semplicità, lo lasciano nella capanna curandolo con le loro medicine tradizionali per circa tre mesi. Vedendo che non vi era miglioramento e che quel corpicino peggiorava (erano spuntate le piaghe...) vanno dal missionario, don Salvatore Ricceri a Kitanewa nella diocesi di Iringa a sud della Tanzania.

Il missionario lo carica in Jeep e lo porta in ospedale. Le piaghe peggiorano e il missionario non può portarlo a fare una risonanza magnetica, in quanto la pelle si sbuccia come quella di una patata bollente. Ci son voluti due anni (purtroppo è cosi in Africa) per vedere un miglioramento. Dopo un viaggio di oltre dieci ore, Frank è stato portato in un ospedale privato a Dar es Salaam, capitale della Tanzania. I medici dicono che la colonna è lesionata, ma che il midollo spinale è sano per cui danno buone speranze. Naturalmente i tempi saranno lunghi e la permanenza in ospedale e molto onerosa. I medici dicono che bisogna proseguire per fasi:

 1ª fase: fisioterapia per raddrizzare le gambe, circa 2 mesi;

2ª fase: esercizi per stare in piedi e stimolare i primi passi...altri 2 mesi

3ª fase: stimolazione con interventi elettromagnetici il nervo atrofizzato che permetterà di sentire i stimoli di fabbisogno naturali.

Da quattro settimane Frank sotto la cura dei medici e le spese si aggirano sui 30.000 euro. Fino ad ora ne sono stati raccolti 7.500.

Per aiutare Frank ci si può rivolgere direttamente al missionario don Salvatore Ricceri via WhatsApp al seguente numero + 255682526869.