Dopo le polemiche scende in campo la Curia a difesa dell'arcivescovo

Il presule accusato di non aver pronunciato la parola mafia alle esequie di Rizzotto

MONREALE, 27 maggio – L'attacco c'è stato, eccome. A subirlo è stato l'arcivescovo di Monreale, monsignor Salvatore Di Cristina, "reo" di non aver mai pronunciato la parola "mafia" durate le esequie di Stato di Placido Rizzotto, celebrate qualche giorno fa a Corleone.

Ad innescare la polemica era stato Riccardo Nencini, segretario del Psi, che aveva rimarcato questa presunta mancanza del presule monrealese. L’onda è stata poi cavalcata da diversi organi di informazione. Adesso, però, arriva la replica dell’arcidiocesi, che diffonde una nota a firma del vicario generale, monsignor Antonino Dolce. «Se l’onorevole Nencini fosse stato attento all’omelia sin dall’inizio – scrive il vicario – avrebbe potuto ascoltare l’arcivescovo esprimere “apprezzamento incondizionato da tributare a chi, battendosi contro il sopruso mafioso, ne ha affrontato la rappresaglia criminale, pagando con la vita la fedeltà all’impegno assunto. Il riferimento alla mafia rimane implicito, e tuttavia vivo, in tutta l’omelia.

Chi conosce monsignor Di Cristina – prosegue monsignor Dolce – non potrà accusarlo di essere rimasto in silenzio davanti al fenomeno “mafia”: ne danno testimonianza molte sue omelie in cui lo stigmatizza come struttura di peccato, assolutamente inconciliabile con il Vangelo e la professione cristiana. Lo stesso don Luigi Ciotti – dice ancora il vicario della diocesi – dopo la celebrazione, in sacrestia, si è congratulato con monsignor Di Cristina per l’omelia, di cui ha chiesto anche il testo “poiché – così ha detto – avrebbe voluto riprendere i tratti salienti».

A “difesa” di monsignor Di Cristina si è espresso pure il parlamentare regionale Salvino Caputo, fino a qualche mese fa vicesindaco della cittadina. «La diocesi di Monreale – scrive Caputo – e' da anni in prima linea nell' affermare i valori della legalità e dell' impegno morale e civile e il vescovo di Monreale ha sempre adottato posizioni di forte denunzia e di contrasto alla mafia. Evidentemente chi ha inopinatamente mosso ingiuste critiche non conosce l'impegno appassionato e coraggioso di Monsignor Salvatore Di Cristina. Tutta la comunità cristiana di Monreale si stringe attorno al nostro arcivescovo con gratitudine ed ammirazione».