Monsignor Di Cristina: "Papa Francesco, un Papa sorprendente"

"Si è presentato senza orpelli, pronunciando un semplice buona sera"

MONREALE, 18 marzo - "Un Papa sorprendente", così l'arcivescovo di Monreale Salvatore Di Cristina ha espresso la sua gioia per l'elezione sul soglio pontificio di Papa Francesco, il primo a portare il nome del "poverello d'Assisi".

L'arcivescovo, prima della celebrazione eucaristica domenicale, ha ringraziato Dio per il grande dono che ha fatto alla sua Chiesa. Poi ha voluto consegnarci le sue riflessioni su quello che è giudicato all'unanimità un momento storico: "Si è presentato senza orpelli, pronunciando un semplice "buona sera" e, soprattutto, come vescovo di Roma. Inchinandosi ai fedeli ha impersonato in modo simbolico il Concilio, ha reso omaggio al popolo di Dio, cui la gerarchia ecclesiastica è al servizio. Ha anche spiazzato coloro che lo accompagnavano sul balcone che si sono inchinati con lui, nonostante dovessero unirsi agli altri nella preghiera che egli aveva richiesto. Come studioso di Storia della Chiesa antica ho apprezzato che si sia presentato come vescovo di Roma, pochè il Papa è tale in quanto vescovo di Roma, e non viceversa, come spesso si tende a credere.

Una preminenza sottolineata già da San Ignazio di Antiochia, vissuto nel II secolo, cui ha fatto riferimento anche Francesco: "la Chiesa di Roma presiede la Chiesa universale nella carità". Nessun dubbio, invece, nel riferimento a Francesco d'Assisi e non a Francesco Saverio, Gesuita, come qualcuno aveva ipotizzato in un primo momento. La scelta del nome rinvia all'amore per gli ultimi, ma anche al rispetto verso gli altri credi religiosi. Sono certo che il nuovo Papa saprà presentare il volto misericordioso di Dio. Come Chiesa abbiamo il dovere di difendere i cosiddetti diritti non negoziabili, nell'interesse e per il bene dell'uomo, ma sempre restando nel solco della misericordia, come ci ha insegnato nostro Signore".

Le considerazioni dell'arcivescovo Di Cristina sono condivise dal vicario generale della diocesi monsignor Antonino Dolce: "la sottolineatura del suo ruolo di Papa in quanto vescovo di Roma mi ha molto colpito, con la sua umiltà saprà avvicinare il popolo di Dio alla Chiesa".