Tre euro a persona per i gruppi che visitano il Duomo

La Fabbriceria si adegua agli usi di tanti altri monumenti

MONREALE, 28 marzo - Gli insegnanti e una scolaresca hanno polemizzato e protestato, ieri mattina, per il pagamento di un euro richiesto all'ingresso del duomo. Una delle docenti si è anche rivolta ai Vigili urbani e ai Carabinieri, chiedendo di sporgere denuncia.

Rimane incomprensibile perché si accetti di pagare dappertutto, mentre si considera il duomo di Monreale un bene di cui fruire in modo gratuito, sempre e comunque.

Da qualche tempo è in vigore un regolamento, predisposto dalla Fabbriceria del duomo, che disciplina l'ingresso per i gruppi. Le visite devono essere prenotate in anticipo, via email o telefono, specificando la data, il numero dei visitatori, il nome dell'accompagnatore e se il gruppo dispone di radioguida. L'accesso è subordinato al pagamento di un contributo di 3 euro a persona, tranne i bambini al di sotto di 10 anni, le guide e gli interpreti.

Le scolaresche provenienti dalla Sicilia, accompagnate dagli insegnanti, sono esclusi dal pagamento, se provviste di elenchi dei visitatori. In caso contrario, è richiesto il contributo di un euro. Stessa cifra è a carico dei gruppi di studenti che non provengono dall'Isola.

Le visite turistiche sono consentite nei giorni feriali dalle 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17; nei giorni festivi, dalle 8 alle 10 e dalle 14,30 alle 17,30. Durante le funzioni liturgiche le visite sono sospese. Per rispettare il silenzio, è obbligatorio l'uso degli apparecchi radioguida che la Fabbriceria mette a disposizione, in modo gratuito, dei gruppi che ne sono sprovvisti.

Nel regolamento si specifica che la cifra richiesta è un contributo utilizzato in modo esclusivo per la manutenzione e la conservazione del duomo "spesso - si legge - compromesso dall'ingente, e talvolta disordinato, flusso dei visitatori".

La bellezza del duomo è fragile, come i suoi mosaici. Conservarlo e proteggerlo è molto oneroso. Non sempre i visitatori sono rispettosi delle regole e, fino a poco tempo fa, i "souvenir" preferiti erano le tessere. È ancora in corso il restauro del mosaico pavimentale, messo a dura prova dal calpestio di migliaia di turisti, compresi tacchi e passeggini. Insomma, in assenza di risorse pubbliche in qualche modo è necessario provvedere alle spese, illuminazione compresa. Il duomo è già "di fatto" un bene dell'umanità, anche se non ancora riconosciuto dall'Unesco. È dovere anche di chi lo visita provvedere a mantenerlo.