Concluso il pellegrinaggio in onore di San Luigi IX, re dei Francesi

Monsignor Pennisi: "Un Santo moderno". Nel 2014 l'ottavo centenario

MONREALE, 25 agosto - Si svolto anche quest'anno il pellegrinaggio regionale dei Francescani secolari presso la tomba di San Ludovico IX d'Angiò, patrono dell'Ordine Francescano secolare, nel duomo di Monreale, dove si conservano le reliquie di san Ludovico IX, noto anche come San Luigi dei Francesi.

L'arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi ha celebrato il Pontificale, nel duomo. Nell'omelia l'arcivescovo ha messo in evidenza San Luigi definito "re devoto", che, come fedele cristiano laico può essere definito un santo moderno. Determinante nella vita di san Luigi sarà la presenza degli Ordini Mendicanti, tanto che sarà definito "il re degli Ordini Mendicanti" . Un aspetto importante del grande movimento religioso del XIII secolo è l'ascesa dei laici all'interno della Chiesa, soprattutto attraverso la fondazione dei cosiddetti "Terz'ordini laicali" degli Ordini Mendicanti. Di conseguenza, anche la santità, che precedentemente pareva essere monopolio di chierici e monaci, si estende anche ai laici, uomini e donne.

La festa di quest'anno si è celebrata alla vigilia di un'importante ricorrenza: l'ottavo centenario della sua nascita, che ricorre nel 2014. Oltre alle delegazioni dell'Ordine Secolare Francescano provenienti da tutte le diocesi siciliane è stata presente una delegazione di pellegrini francesi provenienti dalla Provenza regione di origine della moglie del Re santo Margherita.

Luigi IX nacque a Poissy il 25 aprile del 1214 e morì a Tunisi il 25 agosto 1270. Fu re di Francia dal 1226 alla sua morte e canonizzato da Papa Bonifacio VIII nel 1297.Si assunse il compito, davanti a Dio e agli uomini, di diffondere il Vangelo. Unitosi in matrimonio, ebbe undici figli che educò nella pietà cristiana. Per onorare la croce, la corona di spine e il sepolcro del Signore impegnò mezzi, forze e la vita stessa. Guidò una crociata per la liberazione della Terra Santa. Tornato in Francia, governò con giustizia e cristiana pietà, fondando la Sorbona e preparando una nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito. Luigi IX, sentendosi morire, si fece adagiare con le braccia incrociate sopra un letto coperto di cenere e cilicio. Alla sua morte il corpo, secondo l'uso del tempo, venne bollito e disossato: il cuore e le viscere sono conservate a Monreale mentre le ossa furono portate a Parigi, dopo un lungo viaggio contrassegnato dall'enorme favore popolare e dal succedersi dei miracoli, a testimonianza della riconosciuta santità del re, che, insieme con santa Elisabetta d'Ungheria, Patrono dell'Ordine Francescano Secolare .

La basilica normanna è considerata un luogo privilegiato dall'Ordine terziario dei Francescani siciliani per avere "ospitato" le spoglie mortali di San Luigi, di ritorno in Europa dall'ottava Crociata, secondo la testimonianza del suo confessore:"quando siamo ritornati dalla Tunisia abbiamo visitato la suddetta Abbazia veramente nobile e bellissima e abbiamo ascoltato da molti degni di fede , che dopo che le sacre reliquie, le carni bollite e il cuore e gli intestini,la furono collocati, avvennero molti miracoli con la cooperazione di Dio".Le sue reliquie sono venerate nella tomba-altare fatta costruire dal cardinale Torres, nel transetto sinistro. Il sacello si trova in linea con quello di Margherita di Navarra, madre di Guglielmo II, fondatore della basilica monrealese. . L'urna di marmo bianco, protetta da una transenna di bronzo dorato con gigli d'oro, poggia su due eleganti capitelli antichi, posati sul pavimento musivo

Il ritratto di San Luigi è l'unica pittura ad olio del duomo, di mano ignota, ma di buona fattura . Funge da sfondo al tempietto altare con due colonne di marmo rosso che sorreggono capitelli con foglie d'acanto.L'immagine di san Luigi si ritrova anche sull'altare maggiore del duomo, di fattura tardo barocco, attribuito a Valadier. L'altare in argento è ornato con sei statue, al di sopra della balza alzata. Quella di San Luigi è la più esterna a sinistra.

Alla fine della concelebrazione è stata accesa la lampada davanti alla tomba di san Ludovico con l'olio offerto dalla zona di Cefalù dell'OFS "Venerabile Maria Chiara Magro" e il Ministro regionale, ha fatto l'atto di affidamento di tutte le fraternità della Sicilia.