Il morto ci è scappato

MONREALE, 21 marzo – Spesso, per segnalare una situazione di pericolo, si usa mettere in evidenza un’eventualità: “prima che ci scappi il morto”. Beh, adesso, purtroppo, il morto ci è scappato. Un padre di famiglia è stato investito e, inutile negarlo, un ruolo importante lo ha avuto il buio assoluto della strada.

“Cronaca di una morte annunciata” è uno dei commenti più calzanti del web. Da tanto, troppo tempo, infatti, per percorrere la circonvallazione di Monreale nelle ore notturne è necessario farsi preventivamente la croce. L’oscurità è totale ed il rischio di prendersi un dispiacere è sempre dietro l’angolo. Ma c’è di più. Il rischio, infatti, aumenta a dismisura durante il fine settimana, quando, fortunatamente per i gestori della pizzeria “La Quercia”, dove moltissimi avventori si danno appuntamento per ballare e cantare, lungo quel tratto le macchine sostano in maniera selvaggia ma soprattutto pericolosissima sui ambo i lati della strada, riducendo sensibilmente la carreggiata. Magari chi lo sa sta più attento e riduce la velocità. Chi non lo sa, invece, procede regolarmente, schiacciando sull’acceleratore come se nulla fosse o affidandosi alla buona sorte.

Quel tratto merita l’scrizione nel Guinness dei primati delle pericolosità fra quelli del circondario di Monreale ed è veramente singolare che si presentino così tante difficoltà prima di poter intervenire in maniera efficace e soprattutto definitiva. Così come sarebbe singolare non ricordarsi di mandare a quel paese chi decide di rubare i cavi, provocando un danno così grave ad un’intera comunità, che – come purtroppo dimostrano i fatti – si trasforma in tragedia.

Un intervento, fatto di provvedimenti efficaci, soprattutto alla luce degli accadimenti attuali è quanto mai necessario. Purtroppo, però, stavolta non potremo aggiungere “prima che ci scappi il morto”, ma “prima che ce ne scappino degli altri”.