Se il pallone si sgonfia...

Il Monreale retrocede, il progetto calcistico si ferma

MONREALE, 22 aprile - La sconfitta del Monreale contro il Valderice nell'ultima giornata del campionato d'Eccellenza lascerà certamente il segno. Intanto significa un'amara retrocessione, ma, purtroppo, e con ogni probabilità, significa pure la fine di un progetto calcistico.

Sfortunatamente - ma questo non è colpa di nessuno - per uno strano gioco del destino, la squadra si è trovata a giocare proprio l'ultima partita contro una diretta concorrente per la salvezza, che aveva mille e un motivo per giocare "alla morte". Probabilmente, un avversario "comodo", perchè salvo, avrebbe assicurato al Monreale un destino diverso.

Ma il flop calcistico maturato ieri deve essere certamente analizzato sotto altri aspetti. Sotto quello tecnico - difficile fare diversamente - l'indice deve essere puntato contro giocatori, staff tecnico e società, che hanno commesso una serie di errori tecnici, tattici o gestionali, che, messi assieme, hanno prodotto il crac. Se è giusto attribuire meriti quando il risultato è positivo, lo è, allo stesso modo, cercare di individuare responsabilità quando arrivano le batoste. La retrocessione in Promozione, però, deve essere letta anche attraverso un'analisi di quello che arriva fuori dal campo.

Il campionato di Eccellenza, come molti sanno, rappresenta la massima competizione calcistica regionale. La partecipazione a questo campionato ha consentito di veicolare il nome di Monreale attraverso la Sicilia occidentale, raggiungendo centri, piccoli o grandi , dove la squadra si è esibita e dove il nome della nostra città è stato rappresentato.

Tutto questo, purtroppo, Monreale città non lo ha capito. La squadra non è mai, dicasi mai, entrata nel cuore dei tifosi che sono stati i grandi assenti di questo campionato. Difficile fare calcio quando si è soli, soprattutto se si deve competere con piazze dove la realtà è ben altra. E nessuno venga a dire che l'assenza dei sostenitori è dovuta agli scarsi risultati calcistici di quest'anno, perchè la situazione era identica anche l'anno scorso, quando, invece, i risultati erano lusinghieri. Girare per i piccoli centri della Sicilia, per capire cosa significa attaccamento ai propri colori sociali.

Di questo stato d'abbandono non è esente da colpe nemmeno l'amministrazione comunale, anzi. Difficile - non ce ne vogliano - vedere un disinteresse ed un'incuria maggiore di quelli manifestati dalla giunta. Le occasioni per manifestare vicinanza sarebbero state tante, ma purtroppo sono state regolarmente mancate.

Il presidente Rosano, del quale da quando esiste Monreale News, abbiamo apprezzato da vicino la passione, ha già comunicato di voler lasciare. Speriamo in tutta sincerità che ci voglia ripensare e che decida di rimboccarsi le maniche e ripartire dalla Promozione. In tutta franchezza, però, non crediamo affatto che la sua amarezza sia ingiustificata, nè che la sua decisione di dire basta sia da considerare una fuga. Altri si sarebbero scocciati molto prima. Adesso, pertanto, posto che di assenza di calcio non è morto mai nessuno, un eventuale nuovo progetto calcistico è ancora tutto da scrivere.