Scuola, anno nuovo, problemi vecchi

Il nuovo anno scolastico comincia all'insegna delle "solite" difficoltà

MONREALE, 9 settembre – Un'ora prima che cominciassero i mondiali di ciclismo di "Sicilia '94", il giorno di Ferragosto di quell'anno, gli addetti ai lavori passavano ancora le ultime mani di vernice sulla pista del velodromo di Palermo. Una prassi siciliana, sempre dura a morire.

Una prassi che sembra parente dell'attuale situazione scolastica monrealese: il nuovo anno è arrivato, ma le problematiche sono quelle vecchie ed a queste si cerca di porre rimedio in extremis, o come si dice in gergo calcistico in "zona Cesarini". Il tutto per garantire un anno scolastico dignitoso agli studenti monrealesi che, ad occhio e croce, non cominceranno la loro nuova stagione lontani da problemi e da difficoltà. Se il buongiorno si vede dal mattino, quindi, prepariamoci (speriamo di no) ad un altro anno di passione. Vediamoli molto velocemente, allora, questi problemi.

Sull'agenda della scuola Novelli non è stata ancora spuntata la questione tinteggiatura. Un problema che Monreale News ha sollevato all'inizio di agosto e che si risolverà, pare, entro le vacanze di Natale. Alla materna di Fondo Pasqualino, è storia di oggi, mancano acqua, luce e telefono, alla media di Aquino manca un'aula. Qualcuna in più al Liceo Artistico "D'Aleo". A Villaciambra, il problema dei locali sembra irrisolvibile, perché di nuovi non si riesce ad individuarne. Alla Morvillo si dibatte sempre sulla mancata realizzazione delle aule da destinare alla materna, alla Guglielmo, infine, si sono susseguiti dei tavoli tecnici, finora senza una soluzione, per la questione della ristrutturazione del tetto. Per non parlare della materna di Pioppo, chiusa da oltre un anno e adesso pure incendiata.

Insomma, più che una disamina analitica, sembra un bollettino di guerra. Una guerra difficile da vincere, se non si sottrae la scuola dal ruolo di Cenerentola che, a volte, sembra aver assunto. In quattro istituti cittadini, peraltro, è cambiata pure la direzione. I nuovi arrivati, quindi, come "segno della croce" troveranno i problemi di cui sopra. A loro formuliamo il più classico "in bocca al lupo", nell'interesse degli studenti monrealesi, che si ricordano di appartenere all'Unione Europea, quando i loro genitori faticano a quadrare i conti dell'Euro, ma che, quando si guardano le condizioni in cui sono costretti a studiare, per confrontarsi un domani con i loro coetanei continentali, sono costretti a ricordarsi di essere molto più vicini a Tunisi, che a Parigi.