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Domenica l’Associazione Addiopizzo e la Chiesa Madre di Capaci insieme per ricordare la strage a 25 anni di distanza

Appuntamento a partire dalle 17. Tra i protagonisti pure Pif

MONREALE 16 maggio – Domenica 21 maggio, a partire dalle ore 17 a Capaci, a 25 anni dalla strage che costò la vita al giudice Falcone, alla moglie e a tre agenti di scorta, Addiopizzo e la Chiesa Madre di Capaci, hanno organizzato una giornata di confronto e riflessione.

Il dibattito intende essere un possibile bilancio dei trascorsi 25 anni, verso il futuro di un più profondo riscatto, e caratterizzerà la seconda parte della giornata quando nella Piazza Madrice alle 21 interverrà il noto regista e attore Pif da tempo impegnato nelle lotte sociali con i suoi lavori cinematografici e televisivi. (Prima e dopo il dibattito sarà possibile fare qualche intervista con Pif).

Il confronto sarà legato anche ai contributi di Lirio Abbate, saggista e autore di note inchieste giornalistiche, oggi sotto scorta per le sue invettive contro la mafia; Gregorio Porcaro, coordinatore regionale dell’associazione Libera; Daniele Marannano presidente di Addiopizzo e Don Pietro Macaluso parroco della Chiesa Madre di Capaci il quale due anni fa ha dato la prima pennellata alla scritta NO MAFIA della famosa Casina.
È un chiaro segno dei tempi che dopo 25 anni, l’invito a non dimenticare e a porre nella memoria le fondamenta di un futuro diverso per la nostra terra, provenga dalla collaborazione stretta tra un’associazione laica come Addiopizzo e la Comunità Ecclesiale del territorio.
Un risveglio della coscienza cristiana che non può convivere con una cultura di terrore e di morte quale quella mafiosa è dato perchè «un popolo che perde la memoria della propria storia è un popolo che non riesce a costruire il suo futuro» affermano insieme, in un comunicato congiunto, Dario Riccobono di Addiopizzo e don Pietro Macaluso, della Chiesa Madre di Capaci.

«La comunità credente di questo territorio – afferma ancora don Pietro – deve fare la propria parte perché è il Vangelo che ce lo chiede. Non si può essere credenti e vivere l’inconciliabile cultura di morte della mafia o dell’illegalità in qualunque forma essa si realizzi, ma è bene cogliere l’occasione per una testimonianza autenticamente cristiana da vivere nel quotidiano».
La resistenza alla mafia esige un rinnovato impegno educativo che porti ad un cambiamento della mentalità e dei comportamenti concreti. Lo stesso monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, recentemente ha infatti dichiarato che «la Chiesa deve fare presenti le esigenze proprie della conversione cristiana e quindi ricordare, che essa non può essere ridotta a fatto intimistico ma ha sempre una proiezione pubblica ed esige comunque la riparazione.»
La manifestazione con la collaborazione di Addiopizzo Travel e dell’Istituto Comprensivo Biagio Siciliano, si articolerà in due momenti: per il primo, il raduno è fissato alle ore 17.00 al luogo della strage. Da cui ci si sposterà in corteo alla casina “NO MAFIA” sulla collina di capaci. Il secondo alle ore 21 in piazza Madrice per il Dibattito di confronto e riflessione su questi 25 anni dalla strage.

In questa occasione la scritta cubitale “NO MAFIA”, verrà ricolorata, formulando una sorta di acronimo: Occupazione, cooperativa “Cotti in fragranza” dei ragazzi del Malaspina; Migrazione, don Pierluigi Di Piazza del “Centro Balducci” di Udine; Ambiente, “Source International Ong” su inquinamento e salute; Formazione, Istituto Comprensivo “Amari-Roncalli-Ferrara” di Piazza Maggione a Palermo; Informazione, Lirio Abbate, giornalista; Arte, Pif, regista.
Tanti anche gli ospiti stranieri. L’iniziativa avrà infatti un’eco internazionale. Sarà presente una delegazione di studenti della James Madison University dalla Virginia (USA) e una delegazione di studenti dell’Università di Coventry (Gran Bretagna). Inoltre un gruppo di turisti tedeschi da Dortmund daranno una mano ai volontari nell’organizzazione dell’evento.