Festa della Repubblica, ingresso gratuito anche al Chiostro di Monreale
L’evento coincide con la prima domenica del mese
MONREALE, 31 maggio – Ingresso gratuito nei siti della cultura per la Festa della Repubblica che questa volta coincide anche con la prima domenica del mese. Un’occasione per scoprire diversi luoghi della città e approfittare delle numerose visite guidate previste dagli operatori CoopCulture.
2 giugno
Chiostro dei Benedettini di Monreale
Visite guidate alle 11 e alle 12: il percorso sarà incentrato sulla narrazione di quel che rimane dell'antico complesso monastico benedettino, legato alla cattedrale voluta da re Guglielmo II. Del suggestivo chiostro, caratterizzato dal particolare colonnato, saranno analizzati alcuni tra i più belli e suggestivi capitelli riccamente scolpiti con scene bibliche, bestiari medioevali o le attività quotidiane legate al ciclo delle stagioni. Particolare attenzione verrà anche rivolta al meraviglioso giardino che ricrea un piccolo "eden" con piante simboliche; e al “chiostrino”, l’area della fontana all’ angolo del grande chiostro. La visita costa 5 euro, l’ingresso è gratuito.
Parco archeologico di Monte Iato
Visite alle 10 e alle 13 “Alla scoperta di Ietas”: un’esperienza che coniuga la scoperta di testimonianze del passato alla bellezza della natura rigogliosa che è parte integrante del parco. Durante il percorso saranno messi in evidenza i resti dell’antica città, l’area delle abitazioni, del teatro e i luoghi in cui si svolgeva la vita della comunità. Procedendo dalla strada di accesso si arriva all’Agorà, un’ampia area rettangolare delimitata sui due lati da portici colonnati realizzati del IV secolo a.C., e i resti del Teatro costruito nel IV sec. a.C. su modello del teatro di Dioniso ad Atene. Da qui si giunge al Tempio di Afrodite l'edificio pubblico più antico della città costruito a metà del VI sec. a. C. su resti di capanne indigene. Dal Parco archeologico del Monte Iato si può accedere all’Antiquarium dedicato all’illustrazione topografica del sito e alla decorazione del teatro e ricco di reperti dall’età protostorica fino all’epoca musulmana.
Punto d'incontro: Case D’alia e l’antiquarium contrada Perciata,
San Giuseppe Jato, San Cipirello (PA)
Biglietto: 10 € (inclusa la navetta per salire in cima all'area archeologica)
Steri
Visite guidate alle 11.30: il percorso sarà incentrato sulla storia dell’antico “palazzo fortificato” all’interno del quale sarà possibile ammirare la Sala Magna con il suo maestoso tetto ligneo dipinto, del 1377, percorrere gli ambienti delle carceri dell’inquisizione con i graffiti dei prigionieri del Santo Uffizio, e infine visitare il nuovo allestimento dedicato alla “Vucciria” di Renato Guttuso. Biglietto 10 euro.
Orto Botanico
Visite alle 11.30 un'affascinante ed interessante visita didattica tra le piante e i fiori nella magica atmosfera primaverile dell'Orto Botanico: oltre agli edifici monumentali, i visitatori potranno osservare le diverse specie vegetali, l’immenso Ficus Magnolioide, l’albero del sapone, le mimose sensitive, il bambù gigante, il sangue di drago, e molte altre curiose e affascinati specie vegetali. Biglietto 5 euro
Lunedì 3 giugno alle 18 Palazzo Bonocore ospiterà la presentazione del libro "Magnifico e tremendo stava l'amore" di Maria Grazia Calandrone che ne parlerà con Claudia Carmina e Donatella La Monaca. Coordina Domenica Perrone. Dopo il successo di "Dove non mi hai portata" (Einaudi 2022), Maria Grazia Calandrone indaga le vite dei protagonisti di un fatto realmente accaduto, con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa. E restituisce una vicenda in cui i chiaroscuri sono così tanti e intrecciati da impedire una lettura unica. Come in tutte le storie d'amore.
Il libro arriverà nelle librerie martedì 4 giugno. La presentazione sarà dunque un'occasione per scoprirlo in anteprima con l'autrice. La presentazione è organizzata da CoopCulture in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, la Società Dante Alighieri, Lo Specchio di Carta - Osservatorio sul Romanzo italiano contemporaneo, e il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università. Ingresso libero.
«Magnifico e tremendo stava l’amore rielabora un caso di cronaca nera. Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e, insieme al nuovo compagno, ne getta il corpo nel fiume Tevere – racconta l’autrice - Il 24 giugno 1965 mia madre Lucia, dopo anni di violenza subita da parte del marito, getta sé stessa nel fiume Tevere, insieme al suo nuovo compagno, mio padre. Perché in quegli anni non esiste la legge sul divorzio. Il motivo della mia ossessione è fin troppo evidente. Ma la vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. Mi è parso allora utile, anzi necessario, rintracciare negli atti processuali le motivazioni umane e legali di una sentenza tanto d’avanguardia. L’analisi della storia e dei suoi esiti ha finito per generare un libro che ha sorpreso per prima chi l’ha scritto, essendo diventata un’opera scorretta, che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, si chiede anzi chi dei due sia la vittima, quale patto leghi i protagonisti e in quale oscurità delle persone quel patto abbia radicato. Chi scrive, insomma, ha cercato di comprendere profondamente le ragioni della violenza. E forse, chissà, ha lavorato proprio per emanciparsi da uno sguardo semplice sulla violenza. Non c’è dunque condanna, ma esposizione, quando possibile poetica, di quel magnifico e tremendo amor.
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