Educare i figli è una missione impossibile? Occorrono passione e cultura

fumetto di Salvino Caputo

Non avrei mai voluto affrontare questo delicato argomento di respiro mondiale. La mia maledetta natura di padre ed ex educatore nelle scuole pubbliche italiane mi ha spinto alla trasgressione in materia di educazione dei figli e mi ha costretto ad un’analisi storica e minuziosa del tema in questione, proiettandomi nella severità di un’analisi antropologica crudele nel finale del mio reportage.

Essere genitori è un ruolo divino e complicato! Siamo stati e continuiamo ad essere padri e madri, infinitamente legati ai nostri figli e figlie; li amiamo, li adoriamo, li vezzeggiamo ed egoisticamente li soffochiamo con troppo amore. I figli vanno liberati come aquiloni con i rischi connessi rispetto alle latitudini e longitudini del loro volo. L’educazione dei figli nell’antica Grecia è stata democratizzata alla grande nel V secolo a.C. influenzata dai sofisti, Platone e Isocrate. Esistevano due forme di istruzione nell’antica Grecia: formale ed informale. L’educazione formale si concretizzava attraverso la frequentazione di una scuola pubblica o attraverso un tutore a pagamento; sono stato un Tutor a pagamento per tre lunghi anni. L’educazione informale veniva fornita da un tutor non pagato. L’istruzione rappresentava l’identità di una persona ed era basata sulla propria classe sociale, sulla cultura ed il soul della polis di appartenenza. Nell’ambito dell’educazione formale, essa era preclusa agli operai, gli schiavi e le donne.

Era compito esclusivo delle mamme educare le ragazze alla futura famiglia gerarchizzata dal padre ed in seguito dal futuro marito. Nel 2018 le nostre scuole pubbliche non sono precluse a nessuno e la nostra educazione formale viaggia alla grande grazie ad insegnanti superlativi, mal retribuiti che si spaccano l’anima dalle scuole primarie fino alle secondarie per educare e veicolare cultura a 360 gradi. Sono spesso le famiglie a diseducare i loro figli nel rapporto quotidiano con la classe docente. Ma questa è un’altra storia! Boccaccia mia! Quanto all’educazione informale, siamo invasi dai tutor a pagamento e dalle università telematiche che fanno il bello ed il cattivo tempo. Siamo paradossalmente una società di diseducazione permanente, in sintonia con il business che veleggia a livello mondiale ad hoc. Succede fatalmente che un giovane su mille ce la fa e poi disoccupazione collettiva. Bisogna comunicare Cultura e la cultura è comunicabile perché supera la barriera della lingua che l’ha espressa ed è comprensibile a tutti; si trasmette alle nuove generazioni che la rinnovano e l’arricchiscono. Ogni sistema sociale ha una cultura e genera un sistema culturale in cui il sistema sociale vive e genera il modello di vita. Questa è l’acculturazione! Se scegli di viverci, devi integrarti. Avviso ai migranti ed a tutti i cittadini del nostro pianeta terra! In conclusione, non credo di essere stato esaustivo in questo mio interrogativo d’indagine, ma ci sarà tempo per altri approfondimenti. Nelle more auguro alle mamme e papà del pianeta di godersi i loro figli e non fracassare gli attributi.

DALLA MIA MISSIONE IMPOSSIBILE SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI COPYRIGHT © BY SALVINO CAPUTO.