Il trasformismo nella politica ed i nemici della democrazia

fumetto di Salvino Caputo

Negli ultimi due secoli della nostra storia politica, “La Democrazia” è stato il modello, in assoluto, adottato dal mondo moderno. Winston Churchill definì satiricamente la democrazia come un pessimo regime politico in mancanza di un regime migliore. Evidentemente la battuta satirica di Churchill poggiava sul fumo londinese dei suoi sigari puzzolenti e preludio alla Brexit, ovvero l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

La nostra benedetta democrazia è sempre stata un valore sublime a rischio come il funambolo sul filo della fune; democrazia come acrobazia. E’ facile e molto probabile precipitare nell’autocrazia, nel sovranismo, nel finto populismo demagogico e qualunquista. In ogni caso, basta blaterare “In nome del Popolo Sovrano” se i sovranisti ed i nuovi populisti lasciano al popolo una sola opzione, riconoscersi nel papocchio del nullismo politico ed esistenziale. La Democrazia risorgerà sempre dalle sue ceneri come l’araba fenice, come unico sbocco possibile degli spiriti liberi, dell’equità, del dialogo, della pace, dei diritti di ciascuno e di tutti, della dignità, dell’uguaglianza, del rispetto e dell’amore universale senza settarismi, rancori, odi, razzismi ed i milioni di “ISMI” che hanno avvelenato il pianeta terra. Scriveva Zagrebelsky nel suo sublime libro “I Nemici della Democrazia” : La Democrazia deve credere in se stessa e non lasciare correre sulle questioni di principio, quelle che riguardano il rispetto dell’uguale dignità di tutti gli esseri umani e dei diritti che ne conseguono. Democrazia e Verità assoluta, Democrazia e Dogma, sono incompatibili. La verità assoluta e il dogma valgono non nelle società democratiche ma in quelle autocratiche. Lapalissianamente, il candido Gustavo denunziava i nichilisti e i dogmatici.

Facciamo un tuffo in apnea nella squallida analisi del “Trasformismo nella Politica Italiana” e rinfreschiamo la memoria a tantissimi lettori e cittadini italiani: il trasformismo emerge dopo il 1880 nel Regno d’Italia. Era una prassi abitudinaria, volgare, opportunistica, comune ai gruppi parlamentari di Destra e Sinistra: si variavano le maggioranze in base a convergenze d’intenti su problemi circoscritti ed inerenti la propria clientela elettorale anziché sui veri programmi politici a lungo termine. Dal 1880 al 2018, il trasformismo è diventato “Prassi Machiavellica del potere politico”. La Politica che io scrivo con la P maiuscola, non esiste più; il sistema politico si è definitivamente allontanato dall’interesse collettivo, dai bisogni della gente, dalle nuove povertà eclatanti, dalle vere conflittualità sociali, dalle linee guida di uno stato etico che rivendica giustizia, lotta contro tutte le corruzioni, il malaffare, gli intrallazzi, i soprusi, le violenze sulle donne e i bambini ed altre centomila defaillances. Mi auguro che a Marzo 2019, quando voteremo per il rinnovo del Parlamento Europeo, la nuova Europa debelli i sovranismi, cacci via un popò di nazioni che beccano solo fondi europei e finalmente si doti di un governo in carne ed ossa con fior di ministri, capaci di affrontare le sfide del terzo millennio.
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