Santa Lucia, il violino dei poveri: omaggio a Francesco De Gregori

fumetto di Salvino Caputo

Confesso onestamente ai miei lettori di Monreale News.it di essere stanco in questo traguardo di fine anno. Cerco sempre di snodare la mia routine quotidiana tra eventi culturali, impegno politico sociale e civile, narrativa, musica e gastronomia.

Quando si avvicina il 13 dicembre m’illumino d’immenso come Ungaretti e penso a Santa Lucia, “Luce Divina” in questo nostro terzo millennio allo sbando post ideologico ed oscurantista. Santa Lucia è il mio mito spirituale fin da ragazzino: E’ da 65 anni che faccio il digiuno in memoria di Lucia “Violino dei Poveri” nella sublime canzone del grande Francesco De Gregori. Se una “Santa” ha goduto per numerosi secoli della venerazione di tutto il popolo italiano, il motivo è lapalissianamente legato ai miracoli di Santa Lucia operati nell’ambito delle malattie della vista e dei disturbi oculari gravi. Confesso sinceramente di non sgranocchiare cuccia o collegati gastronomici similari; il mio digiuno naviga tra un piatto di riso e croccanti arancine di casa nostra. Dopo la mezzanotte del 13 dicembre recupero le mie calorie con insalate di pomodoro, carciofi e cardi. “Santa Lucia Violino dei poveri e della Carestia” in un pianeta dove divorare cibo è un’abitudine quotidiana, una sciatteria per ingozzarsi senza fantasia e lamentarsi l’indomani con la bilancia di casa ed il malfunzionamento della batteria.

Siamo siciliani senza frontiere, non imitiamo gli obesi cugini americani dell’altro ieri. Veronesi ci ha propinato la fantastica dieta mediterranea e noi sbandiamo nel fast veloce dell’alimentazione anarchica che appesantisce il nostro metabolismo. Abbuffiamoci di pasta, d’insalate, di verdure fresche, di legumi e di tanto in tanto ingozziamoci di pesce fresco (pescato del giorno: gamberoni, merluzzo, scampi, baccalà, cernia, triglie, saraghi e orate); esageriamo con le frittate a 360 gradi a base di uova, patate miscelate alle buone arance di stagione. Un quartino di buon vino sarà l’ambrosia, il nettare della vostra cena o pranzo! Non è complicato alimentarsi quotidianamente. Se ogni giorno fosse “Santa Lucia” ci sarebbe l’assenza totale dell’obesità in questa nostra povera Italia che consuma merendine e prodotti di alta qualità.
Purtroppo è una battaglia perdente abbattere il muro del consumismo! Le Lobby finanziarie, economiche, farmaceutiche governano il nostro pianeta ed è perdente la campagna di sensibilizzazione sui prodotti a chilometro zero. Quando vi trovate nei grandi supermarket non tentennate mai nell’acquisto di prodotti surgelati o da banco (prosciutti, mortadella, formaggi etc.); per le carni rivolgetevi sempre alla vostra carnezzeria di fiducia. Buon Santa Lucia!
Salvino Caputo Copyright © by Salvino Caputo