Almeno tu che sei diverso mi guiderai nell’universo di questa vita

fumetto di Salvino Caputo

La Diversità è una ricchezza, un patrimonio sconfinato di valori e quintessenze della nostra vita galera. In tempi bruschi di ondate migratorie, elogiare le diversità è sconveniente per tanti quaquaraquà che si candidano al Governo della nostra povera Patria, non donna di provincia ma bordello, ribadirebbe il sommo Dante Alighieri.

Secondo il mio piccolo punto di vista, nell’infinita variazione totale dei punti di vista in materia migratoria ed antropologica, la Diversità del nostro terzo millennio è un plus valore scientifico, matematico e iperbolicamente realistico. L’Impero Romano ha dominato per 500 anni sul Mediterraneo e buona parte dell’Europa grazie alla forza della sua diversità di dominio, ovvero, rispettare le tradizioni culturali, etiche, religiose dei popoli sottomessi. Purtroppo nel 2020 soltanto i paesi ricchi possono candidarsi a paladini dell’accoglienza. La nostra povera Italia è in mutande e può soltanto occuparsi dei suoi cittadini alla frutta. Spetta esclusivamente agli Stati Uniti d’Europa pianificare i flussi migratori, legiferando seriamente ad hoc e pianificando una seria politica migratoria nel nostro Mediterraneo.


L’odierno mio articolo è una “Lettera Scarlatta” in memoria di Natalino Hawthorne, che grazie al suo romanzo, popolare negli Stati Uniti, ebbe l’immane privilegio di vivere scrivendo. Sicuramente se il nostro Natalino avesse pubblicato la Lettera Scarlatta nella Nuova Inghilterra puritana e retrograda del XVII secolo, non avrebbe venduto una copia del suo fantastico romanzo. La diversità geografica è una grande ricchezza anche in narrativa. La Brexit è paradossalmente la deriva della Perfida Albione. La Diversità è la Lettera Semiseria di Enzo Ganci, direttore di Monreale News.it, a tutti i giornalisti professionisti italiani a proposito di sport e cultura; scrive Enzo Ganci : Potremo diversificarci all’infinito su opinioni, punti di vista su reportage culturali e sportivi, ma non possiamo confliggere a vita sulle faziosità ed il pressappochismo che regna sovrano nelle redazioni di certi quotidiani italiani; non esiste più la falsificabilità delle fonti di un articolo, non s’inquadra mai il contesto dove si ambienta un articolo e non si rispetta il locus matematico dei valori e disvalori. Chiosando in finale sul mio odierno articolo, continuerò a fracassare gli attributi al mondo intero in nome di una stampa libera che ricerca parossisticamente le verità a tutti i costi, nella Politica, nella pratica Scientifica, nell’Economia, nella Finanza, nella scala complessa e variegata dei grandi valori, pilastri della nostra Civiltà Contemporanea.
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